Il Bologna raccoglie solo un punto a Trapani

Serie B, 32esima giornata Finisce 0-0, ora il secondo posto è insidiato dal Vicenza FOTO - Fai la tua pagella

Trapani-Bologna (LaPresse)

Trapani-Bologna (LaPresse)

Bologna, 21 marzo 2015 -  Si rompe la magìa in trasferta e la realtà ora per il Bologna si complica. Il pareggio per 0-0 a Trapani, dopo cinque successi consecutivi, porta i rossoblù a 53 punti, soltanto uno in più del Vicenza che vince in rimonta a Modena e incombe al terzo posto.

LA GARA. La prima volta allo stadio Provinciale di Erice è un elogio della noia calcistica: una sola vera occasione per la squadra di Lopez, al 27' del primo tempo quando Mbaye manda alto di testa un'ottima palla servitagli da uno punizione di Sansone. E' l'unico sussulto in attacco in una partita in cui i veri patemi il Bologna li subisce in difesa, soprattutto nel secondo tempo, quando i siciliani, rinvigoriti dalla cura Cosmi, si rendono pericolosi in almeno quattro occasioni. Se il piccolo pareggio non diventa una gigante sconfitta, è merito delle parate di Da Costa e della scarsa precisione del Trapani sotto rete (colossale il gol divorato da Abate al 18' della ripresa).

LE SCELTE. Nonostante l'abitudine a sorprese last-minute, questa volta Lopez supera il muro dell'imprevedibilità, lanciando dal primo minuto Daniel Bessa al posto di Karim Laribi, per la prima volta in stagione in panchina. A onor del vero, Bessa è uno dei pochi positivi fra i rossoblù: è, infatti, da un suo guizzo che nasce il gol annullato a Zuculini al 46' del primo tempo, per un fuorigioco di Sansone al momento dell'assist (dubbi sulla decisione). L'altra sorpresa, obbligata, è Mbaye dal primo minuto per un Ceccarelli alla prese con una noia muscolare dell'ultima ora. L'altra scelta sorprendente di Lopez è nella ripresa quando al 14' lancia Laribi per Büchel e Morleo per Mbaye, passando dal 4-3-1-2 al 3-4-2-1, con Masina nella linea difensiva. Una scelta che non paga, anzi scopre troppo il Bologna che rischia in più di un'occasione di prendere gol.

10 FINALI. Il vantaggio dei rossoblù da quel terzo posto che divide la promozione diretta dai playoff si è ora ridotto a una misera lunghezza. Dallo specchietto retrovisore si vede grande grande quel Vicenza che, oltretutto, in caso di arrivo alla pari, sarebbe davanti per la legge degli scontri diretti. Sabato al Dall'Ara il Bologna ospita un Livorno all'ultima vera chiamata per il treno che va diretto in paradiso. Ma è un'ultima chiamata anche per la squadra di Lopez che rischia il sorpasso. Da quella che oggi poteva essere la sesta vittoria in trasferta a quella che non può assolutamente essere la sesta senza successo al Dall'Ara.

E I GOL? Continua la 'secca' nel costruire occasioni pericolose e là davanti la situazione assomiglia sempre a un deserto (dove nessuno predica, peraltro). Prova molto negativa di Cacia e Sansone e l'Improta degli ultimi dieci minuti si allinea al rendimento dei compagni di reparto. In casa il Bologna non segna da cinque gare: Lopez faccia qualcosa e lo faccia in fretta.  

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