Via Colombo killer, Andrea muore in moto a 25 anni

Gli amici: "Quella strada è troppo pericolosa" FOTO: IL LUOGO DELL'INCIDENTE / LA VEGLIA DEGLI AMICI

Andrea Valzoano

Andrea Valzoano

Bologna, 30 luglio 2014 - «Ci sarà sempre un posto sulle panche per te». Andrea Valzoano non ce l’ha fatta. Il suo cuore, dopo il tragico schianto in moto di lunedì mattina, non ha retto. I suoi amici però, compagni di scuola, di parrocchia, di quartiere, gli ‘amici della Noce’, come si chiamano tra loro i ragazzi che abitano in quella zona di via Zanardi, non lo dimenticano. E vogliono denunciare la pericolosità di quella strada, via Cristoforo Colombo, dove, a distanza di pochi anni, si sono spezzate due vite giovanissime. Quella di Andrea Valzoano, 25 anni, lunedì. Quella di Andrea Schiassi, 26 anni, per tutti ‘Cioppa’, meccanico di Marzabotto, tre anni fa. 

Entrambi viaggiavano in moto. Entrambi non sono arrivati ai trent’anni, lasciando la loro giovinezza su quella strada. Lunedì, intorno all’ora di pranzo, Valzoano stava percorrendo in sella alla sua Honda 600, in direzione centro, la via periferica. Una donna al volante di un’Opel Corsa ha svoltato verso il distributore di carburante Agip (FOTO). L’impatto tra auto e moto è stato tremendo.

Andrea è volato per oltre quaranta metri. È finito sull’asfalto, senza dare segni di vita. Trasportato al Maggiore, dopo una notte di agonia, si è spento. Abitava in via Zanardi con la mamma e il fratello minore Luca. Era nato a Cesena, ma era arrivato a Bologna da bambino. Lavorava come programmatore. «Sono arrivato sul posto un minuto dopo l’incidente — racconta un amico, testimone quasi oculare dello scontro —. La moto a terra, lui diversi metri più in là. Prima Cioppa, poi lui. Quella strada è troppo pericolosa, bisogna fare qualcosa». 

A ricordare ‘Cioppa’, c’è un mazzo di fiori vicino al cavalcavia della stazione. Il suo ricordo, però, come quello del suo coetaneo morto ieri pomeriggio, non si spegnerà. E ieri sera, tutti i ragazzi del ‘gruppo della Noce’, si sono ritrovati per ribadirlo nella piazzetta dove, ogni sera, anche Andrea si fermava, per due chiacchiere e una battuta. I funerali del venticinquenne, con tutta probabilità, si terranno giovedì nella chiesa del quartiere. «Prepareremo uno striscione per lui — dicono gli amici —. Non lo dimenticheremo mai».

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