Viali, Gran Premio lumaca: servono 43 minuti e nervi saldi nelle code eterne

L’esperimento alle 8 di mattina sui 7,8 chilometri VIDEO IL COMMENTO Nefandezza semaforica

Traffico bloccato tra code e semafori rossi

Traffico bloccato tra code e semafori rossi

Bologna, 13 ottobre 2015 - Bloccati nel traffico, tra code e semafori rossi. Percorrere i viali la mattina costa caro, in termini non solo economici per la benzina che si consuma incolonnati dietro gli altri mezzi, ma soprattutto di tempo, visto che per percorrere tutto l’anello che gira intorno alla città ci vogliono almeno 43 minuti.

Sono le 8 di mattina e il nostro esperimento per verificare se è vero che, come detto dal Comune, non ci sono criticità nella viabilità, parte da Porta Mascarella, direzione Porta Galliera, per poi percorrere tutti i 7,8 chilometri dei viali. In auto, a causa del normale traffico cittadino, per percorrere 2 chilometri e mezzo e arrivare fino a Porta San Felice, si impiega almeno un quarto d’ora quando si è fortunati, considerando che durante il tragitto bisogna passare per 14 semafori, in media uno ogni 178 metri, spesso non sincronizzati.

Se però fino a Porta San Felice la viabilità è stata abbastanza scorrevole, da qui iniziano i problemi. Alcune auto che giungono da via Sabotino per immettersi sul viale, in direzione di Porta Lame, restano bloccate in mezzo alla strada, perché il traffico sulla loro carreggiata è totalmente fermo. Così facendo, chi percorre i viali per andare a Porta Sant’Isaia si trova di fronte un muro di macchine, rimanendo a sua volta fermo e dando vita a un ingorgo che tra clacson, insulti e gestacci vari si risolve nel giro di svariati minuti, facendo lo slalom tra le auto bloccate. Chi prosegue il suo giro sui viali, però, sa che il peggio deve ancora arrivare.

Da Porta San Mamolo a Porta Castiglione, infatti, i tempi di percorrenza possono lievitare anche fino a 10 minuti per un tragitto di soli 700 metri. «È così ogni giorno c’è poco da fare, neanche in motorino si riesce più a girare – racconta uno scooterista, fermo al semaforo –. Non so cosa sia cambiato in questi ultimi mesi, ma qualunque lavoro sia stato fatto ha peggiorato la viabilità». L’unica modifica fatta dal Comune è la corsia dedicata alla svolta a sinistra, controllata dal semaforo, così da regolare il passaggio anche sulla tangenziale delle biciclette. Proprio questo potrebbe essere uno dei nodi cruciali per spiegare il traffico intenso in quel tratto di strada.

La corsia di sinistra, infatti, è praticamente quasi sempre vuota, quella centrale e quella di destra, invece, sono intasate dalle auto che devono proseguire diritto. Insomma, rispetto a prima, c’è una corsia in meno, ma le auto sono sempre le stesse e inevitabilmente non solo le code sono più lunghe, ma ai semafori si rischia di prendere il rosso più spesso. A tutto questo si unisce anche la fila che si crea fuori il parcheggio Staveco. Essendo sempre pieno fin dal mattino, le auto restano in attesa di potere entrare, dando vita a delle lunghe code. In questo modo si circola solo nella corsia centrale. Alle 8.31, dopo 8 minuti di traffico, anche Porta Castiglione è superata. La viabilità torna regolare e facendo molta attenzione ai ciclisti che, non apprezzando le innovazioni, preferiscono ancora pedalare in strada invece di utilizzare la tangenziale delle biciclette, in 10 minuti si arriva a Porta Mascarella. Sono le 8,43 e per percorrere tutti i viali ci sono voluti 43 minuti: come dire una media di 10,8 chilometri l’ora e tanta, tanta pazienza.

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