Virtus, meno di 300 biglietti per il derby. "Lesi i nostri diritti"

Comunicato polemico delle V Nere contro la Fortitudo che venerdì gioca in casa al PalaDozza

I 'Forever boys' durante il derby di andata (Schicchi)

I 'Forever boys' durante il derby di andata (Schicchi)

Bologna, 13 aprile 2017La Virtus Segafredo continua a preparare il derby di venerdì prossimo. Tutto secondo piani in casa bianconera, dove il tecnico Alessandro Ramagli e la squadra stanno continuando i propri allenamenti alla palestra Porelli. Lavoro di gruppo, ma anche lavoro differenziato per riuscire a portare, in maniera omogenea e in ottime condizioni, tutto il gruppo pronto per l’inizio dei playoff. La sfida contro la Fortitudo è e rimane una tappa fondamentale della stagione dei bianconeri, che però sono già certi di essersi conquistati uno dei primi quattro posti in classifica, con il vantaggio del fattore campo nel primo turno di playoff. Vincere nel catino del PalaDozza, per altro prossima casa per le sfide playoff delle Vnere, vorrebbe dire ipotecare il primo posto in classifica, con relativo vantaggio della bella in casa fino alla finale. Squadra al lavoro con l’obiettivo tra l’altro di riuscire a recuperare anche Davide Bruttini per la stracittadina che andrà in scena nel “venerdì di passione” prepasquale.

Sul fronte biglietti si è scatenata un'aspra polemica tra le due società: la Virtus, in un lungo e dettagliato comunicato stampa, spiega che i tagliandi a disposizione per i tifosi bianconeri, che da regolamento Fip avrebbero dovuto essere 557 ossia il 10% della capienza del PalaDozza, sono invece scesi prima a 430 e poi a 250, a cui aggiungere i 42 riservati alla dirigenza Virtus dietro la panchina bianconera. Una decisione che penalizza i tanti tifosi che avrebbero voluto essere presenti alla stracittadina, ma giustificata con necessarie questioni di ordine pubblico. Il derby è anche questo.

Ecco una sintesi del cominucato. “In data 21 marzo Virtus, su invito di Fortitudo, è stata convocata a un incontro interlocutorio presso la Questura di Bologna, che aveva lo scopo di individuare le soluzioni per la gestione della sicurezza in arena. La Fortitudo ha proposto di limitare il settore ospiti a 250 spettatori, a cui aggiungere i 42 posti riservati alla dirigenza Virtus. Virtus ha immediatamente fatto presente che, in virtù dell’ art. 28 del regolamento esecutivo che la squadra di casa deve consegnare alla squadra ospite il 10% della capienza (pari a 557 posti). Per questa ragione Virtus non ha ritenuto possibile accettare la proposta di Fortitudo e, nello stesso pomeriggio, ha formalizzato a Fortitudo stessa la richiesta di 557 biglietti. Successivamente la Fortitudo ha risposto sottolineando la criticità sulla sicurezza e indicando due soluzioni: una con 250 i posti per la tifoseria ospite, la seconda con qualche criticità, con 430 posti. Due giorni la Fortitudo ha comunicato che l’unica soluzione praticabile era la quella da 250 spettatori a quel punto la Virtus, ritenendo lesi i suoi diritti, ha formalizzato una richiesta di intervento da parte di Fip". 

"Dopo l’intervento di Fip e di fronte alla rigidità di Fortitudo, per evitare polemiche, ieri abbiamo formulata una ulteriore proposta a Fortitudo, la proposta prevede di assegnare ai tifosi Virtus 250 biglietti e di consegnare i restanti 180 biglietti alle istituzioni sportive (in specifico la Presidenza Regionale FIP) e a quelle civili (la Prefettura) perché le assegnino a dirigenti ed arbitri ed a forze dell’ordine e protezione civile, tutte categorie di spettatori non classificabili quali “tifoseria organizzata della squadra ospite” e che in quanto tali avrebbero potuto nel caso condividere vie di fuga e servizi igienici con gli altri spettatori. Siamo in attesa di una risposta che, secondo gli accordi di ieri sera confermati anche in mattinata, avrebbe dovuto pervenire entro le 13… Ma non era un problema di sicurezza?", è la conclusione decisamente polemica.

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