Elly Schlein in copertina sull'Espresso
Bologna, 7 settembre 2020 - Lui lo definisce "esperimento sociale", sta di fatto che è un caso di body shaming quello iniziato da Marco Gervasoni, docente di Storia contemporanea all'università del Molise. Gervasoni ha postato la prima pagine de 'L'Espresso' con il volto sorridente di Elly Schlein e il secco commento. "Ma che è, n'omo?". Il prof non è nuovo a questo tipo di uscite, anzi: ma stavolta si è animato un dibattito che è arrivato fino al vertice di pd, con il segretario Nicola Zingaretti. E lo stesso rettore dell'UniMol ha telefonato alla Schlein per invitarla a una giornata di studi.
"Solidarietà a Elly Schlein. Il sessismo è una brutta bestia, come la stupidità degli uomini che insultano e offendono le donne", è la risposta di Zingaretti sempre sui social. Della vicenda ha parlato anche il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che ha scelto la Schlein (campionessa di preferenze alla tornata elettorale di febbraio) come vicepresidente. "E' semplicemente la vicepresidente di una bellissima regione che si chiama Emilia-Romagna, eletta dagli elettori e nominata dal sottoscritto. Lei è semplicemente, invece, un cialtrone", non la manda a dire Bonaccini.
Dopo l'ondata di polemiche, lo stesso Gervasoni ha commentato che si trattava di un "esperimento sociale". "L'Università degli Studi del Molise, ente pubblico di ricerca e formazione, non si identifica nelle posizioni politiche o nelle opinioni dei singoli docenti. Garantisce a tutti la libertà di insegnamento, richiamando al rispetto dei valori costituzionali e alla tenuta di atteggiamenti rispettosi della dignità umana e consoni alla deontologia del docente universitario", è la presa di distanza dell'Ateneo molisano. "Nel condannare ogni forma di discriminazione e di utilizzo improprio dei mezzi di comunicazione, in considerazione della rilevanza di questi temi - prosegue il documento - si fa promotrice di una ∫ alla quale il Rettore, Luca Brunese, ha già invitato personalmente, dopo un cordiale colloquio telefonico, la dottoressa Elly Schlein»