Fano, i residenti del Poderino bocciano pure la palestra in legno

Archiviato il ‘pallone’, la nuova soluzione presentata dall'amministrazione comunale non convince

CRITICI I residenti del quartiere

CRITICI I residenti del quartiere

Fano, 18 luglio 2017 - Archiviato il pallone pressostatico, l’Amministrazione comunale, in accordo con la Virtus Volley, punta a realizzare una struttura in legno, ricoperta da un telo, dietro la palestra Trave. Questa la proposta presentata, ieri pomeriggio, dal sindaco Massimo Seri e dall’assessore allo Sport Caterina Del Bianco ai residenti del Poderino riuniti nella sala comunale al piano terra della scuola Nuti, preoccupati dell’impatto della struttura sul quartiere. Dopo il crollo del pallone pressostatico a gennaio 2016, con il montare della protesta dei cittadini che hanno anche promosso una petizione, il Comune ha elaborato un nuovo progetto: la struttura che dovrà nascere sarà parzialmente nascosta dietro la palestra Trave, dove sporgerà in altezza di un solo metro e lateralmente di 8 metri invece degli iniziali 16. Per il presidente della Virtus, Giacomo Iannelli, «l’impatto è limitato, la vista salvaguardata».

Per i residenti, guidati da Paolo Lombardi «l’opera danneggia il quartiere» che a seguito della colata di cemento, base della struttura, ha visto «scomparire il prato e sradicare gli alberi». Lombardi ha ricostruito la vicenda da giugno 2015 fino ad oggi, non risparmiando critiche all’Amministrazione, al sindaco e ai singoli assessori (Paolini, Mascarin e Marchegiani) incontrati per far valere le ragioni di chi abita nel quartiere. I residenti rivendicano il diritto di godere del panorama delle colline e di poter continuare ad utilizzare lo spazio verde su cui andrebbe a insistere la nuova struttura. Ed anche la soluzione individuata dal Comune e presentata dall’assessore Del Bianco non ha convinto molti dei presenti, con Lombardi che ha proposto di spostare la struttura 100 metri più in là, sfruttando una piattaforma in cemento già esistente, dietro la zona sportiva, dove le case sarebbero a una distanza di 50 metri.

I cittadini hanno chiesto all’Amministrazione comunale anche la riqualificazione dell’area verde «devastata» e alla Virtus «l’impegno a contribuire a migliorare il quartiere». Il sindaco ha fatto presente che la struttura com’è stata progettata ora «dietro la palestra Trave ha un minore impatto» e ha posto l’accento sul fatto che la priorità per l’Amministrazione «è sempre l’interesse generale». Nel caso specifico dotare il quartiere di una struttura sportiva. «Strutture – ha fatto notare Giampiero Patrignani del direttivo della Consulta dello Sport – di cui c’è grande carenza in città». Sarà convocata una ulteriore riunione, questa volta ristretta, «per individuare una soluzione equilibrata» ha concluso Seri.