La ricostruzione della Basilica di Vitruvio
Fano (Pesaro e Urbino), 21 marzo 2017- “Per la nostra provincia Vitruvio è più importante di Rossini e Raffaello”. Ai 59 Comuni che sono alla ricerca di un nome con cui promuovere turisticamente il territorio per “per correggere il sentiment post-sisma che ci circonda”, il coordinatore scientifico del Centro Studi Vitruviani, Paolo Clini suggerisce di non dimenticarsi di Vitruvio (architetto romano autore del De Architectura in cui si descrive la basilica di Fano, unico edificio del quale Vitruvio afferma di aver curato la costruzione, anche se ad oggi non sono emersi riscontri concreti della sua esistenza)
“La nostra provincia - spiega Clini - non si può identificare solo in Rossini e Raffaello, per questo suggerisco che si chiami terra di Rossini, Raffaello e Vitruvio”.
Un'idea che il coordinatore scientifico del Centro Studi Vitruviani, ha lanciato pubblicamente, sabato scorso, durante l'ultimo appuntamento del ciclo “Strategie e strumenti per lo sviluppo turistico”, dedicato agli eventi e alle manifestazioni, organizzato dall'assessore al Turismo e che si è tenuto nella sala Verdi del Teatro della Fortuna.
“Fano - ha insistito Clini - non può sempre essere penalizzata da Pesaro e Urbino. Aggiungere Vitruvio, accanto a Rossini e Raffaello, serve non solo a rappresentare meglio Fano, ma l'intero territorio che si snoda lungo la via Flaminia”.
Per Clini “non basta promuovere la romanità, elemento comune a tante realtà, occorre legare alla nostra città il nome di Vitruvio perché questa è l'unicità di Fano”.
Clini lancia un'altra provocazione: “Se vogliamo veramente essere la città di Vitruvio edifichiamo la sua basilica. Se negli Stati Uniti hanno ricostruito il Partenone, non è così assurdo pensare di realizzare la basilica di Vitruvio a Fano”.
Sull'idea di affiancare Vitruvio a Rossini e Raffaello si dice d'accordo il vice sindaco e assessore al Turismo e alla Cultura, Stefano Marchegiani: “Nell'ultimo incontro con gli altri Comune della provincia si è, però, deciso di sorvolare sul nome per concentrarci sull'aspetto organizzativo e dei costi degli spot pubblicitari che si andranno a realizzare per i social e le web tv. Per quanto riguarda il nome con cui identificare il territorio della provincia di Pesaro e Urbino saranno i grafici a farci delle proposte. La priorità è trovare le risorse -servono almeno 50 mila- e definire i criteri con i quali ripartire i costi che dovranno tenere conto della densità territoriale e turistica dei 59 Comuni”.