"Epistolarium Hermeticum", in mostra i segreti della materia e dello spirito

Si inaugura mercoledì 12 agosto, nell'ex chiesa di San Michele, l'esposizione di Francesco Milesi

Il "drago amico"

Il "drago amico"

Fano (Pesaro e Urbino) 11 agosto 2015 - S'inaugura mercoledì 12 agosto alle 21.15 all’ex chiesa di San Michele, la mostra “Epistolarium Hermeticum” realizzata dallo storico fanese Francesco Milesi che espone 60 opere grafiche digitali (in tiratura limitata di 5 esemplari ciascuna) che attingono alle suggestive immagini di un folto bestiario alchemico: animali mitici e reali come fenici, unicorni, dragoni, cigni, salamandre, leoni, pellicani, pavoni, galli… La caratteristica dell’esposizione (aperta fino al 27 agosto, tutti i giorni, dalle 18 alle 23) è rappresentata da un dialogo tra il maestro alchemico e il suo ipotetico allievo attraverso cui si cerca di trasformare la materia e quindi lo spirito. 

Da Paracelso a Dürer, da Marsilio Ficino a Giordano Bruno, preziosi insegnamenti: dalla nascita dei colori dell’arcobaleno al fuoco della natura, dalla trasformazione dell’odio in amore all’acqua che non bagna le mani, passando per il volo della fenice.

“Si parte da qui, si parte da Fano con questa mostra che nei prossimi mesi sarà a Reggio Calabria, Firenze e Milano" dice Tiziano Busca, Presidente della associazione Rito di York, che ha voluto testimoniare l’impegno a questa manifestazione "che per ragioni storiche oggettive ha nella Città di Fano l’Origine identitaria per il percorso alchemico che si è poi sviluppato nei nostri territori ed in Europa.  La Città della Fortuna, che ha nel suo nome un origine sacrale, cela nel cuore della sua storia una gioiello  ricco e misterioso che la legano al mondo della ricerca alchemica ed esoterica con testimonianze ancora vive e che la tradizione rimanda a noi. Queste testimonianze in alcuni nominali, come quella della Accademia degli Scomposti, in altri invece continuano con evidenze storiche e monumentali che le famiglie fanesi raccontano alle intelligenze dei curiosi. Questi segreti che vivono in mezzo a noi non sono fantasmi, non sono fantasie ma oggetti visibili propri di un mondo pieno di significato e ricerca culturale che, come nel caso del lampadario dalla foggia del sole alchemico presente a Palazzo Castracane o il Gabinetto Alchemico nell’interrato di palazzo Marcolini, possono solo farci immaginare che importante crocevia sia stata Fano per la ricerca gnostica.” 

“Lo stesso deve dirsi - prosegue Massimo Agostini, del Clan Sinclair Italia - della presenza nella nostra Città della Regina  Cristina di Svezia che fu con il Santinelli ed il Negusanti tra gli animatori di questo cenacolo di cercatori e che trovava sicuramente un terreno fertile nella cultura cittadina dove altre famiglie dai Del Cassero, ai Martinozzi avevano nel tempo svolto azioni di forte colleganza anche con mondi culturali fuori dal nostro territorio. Siamo nel centro di un percorso che si è sviluppato nelle nostre realtà locali e che da qua si è propagato arricchendosi con personaggi di levatura unica e di cui noi, purtroppo, conosciamo solo una parte del loro valore. Chi ricorda che Piero della Francesca è più importante come matematico che pittore, che a Fano vi era una scuola di Kabbalà importantissima, che il primo testo in latino di Kabbalà è stato voluto da Ubaldini attraverso il Mago Comandino e che su questo testo studiò per anni John Dee, consigliere della regina Elisabetta d’Inghilterra?”

“Questo lavoro -  testimonia Francesco Milesi - mi ha impegnato per oltre un anno ed è un viaggio nell’anima. In “Epistolarium Hermeticum” Maestri alchimisti scrivono agli allievi i precetti fondamentali per la trasformazione della materia, e quindi dello spirito. Com’è proprio della scienza esoterica, la trasformazione del piombo in oro, del negativo in positivo, per far riscoprire all’uomo la sua vera natura interna. Una conoscenza metafisica e filosofica capace di  trasformazione fisica e, unitamente, di sviluppo spirituale.