Marijuana a chilometri zero, arrestato 26enne

Marotta, aveva allestito due serre per la coltivazione. Ma i vicini hanno notato un viavai sospetto

Una coltivazione ‘domestica’ di marijuana  (Foto di repertorio)

Una coltivazione ‘domestica’ di marijuana (Foto di repertorio)

Marotta (Pesaro e Urbino), 14 febbraio 2016 - Dentro casa aveva allestito due mini-serre per la coltivazione di marijuana: una in soffitta e l’altra, addirittura, in camera da letto. Entrambe full optional: faretti luminosi per aiutare la crescita delle piantine, fertilizzanti e terriccio di qualità e, in più, a completamento della filiera, per l’ora del ‘raccolto’, sacchettini di cellophan e tutto il necessario a confezionare le dosi.

A scovare questo ‘agricoltore domestico’ assolutamente illegale e a porre fine alla sua attività sono stati i carabinieri di Marotta al termine di un’indagine lampo, partita dalla segnalazione di un cittadino che aveva notato movimenti sospetti di tre giovani nel suo quartiere, al confine tra Marotta e Ponte Sasso.

L’uomo che ha chiamato il 112 temeva che si trattasse di ladri in procinto di compiere furti in zona e, invece, i militari hanno appurato che dietro al terzetto c’era, sì, un’attività illecita ma non legata a possibili reati contro il patrimonio, bensì al traffico di sostanze stupefacenti. Giunti sul posto subito dopo la telefonata, i carabinieri sono riusciti ad intercettare in pochi minuti due dei tre ragazzi, entrambi residenti nel comune di Fano: uno minorenne e l’altro maggiorenne, quest’ultimo trovato in possesso di 8 grammi di marijuana appena tagliata.

Dopodiché hanno identificato anche il terzo soggetto e la sua abitazione, posta a poche decine di metri da quella del cittadino che aveva dato l’allarme. Si tratta di un 26enne italiano, G.B., nato all’estero e trasferitosi a Marotta da diverso tempo, che proprio qui, tra le mura domestiche, aveva costruito le sue serre per la produzione di cannabis.

Minicoltivazioni piuttosto rigogliose: con quattro piantine in fase di crescita avanzata e una quinta ‘potata’ da poco, alle quali la perquisizione dei carabinieri ha consentito di aggiungere diverse dosi di marijuana già pronte e denaro contante, presumibilmente frutto dell’attività di smercio, nascosto in un calzino. Inevitabile, a quel punto, l’arresto del 26enne con l’accusa di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, a cui è seguita la convalida sancita dal Tribunale di Pesaro. Adesso G.B. è in stato di libertà in attesa che si celebri il processo a suo carico. I due giovani fanesi, invece, sono stati segnalati all’autorità giudiziaria come assuntori.