La predella torna a casa, l'assessore: "Basta tour"

Dopo le polemiche sui rischi dello spostamento a Torino

PATRIMONIO La predella del Perugino, a cui avrebbe collaborato il giovane Raffaello

PATRIMONIO La predella del Perugino, a cui avrebbe collaborato il giovane Raffaello

Fano (Pesaro e Urbino), 3 febbraio 2016 - E' previsto per oggi alle 11.15 il rientro a Santa Maria Nuova della predella «Storie della Vergine» del Perugino, a cui avrebbe collaborato il giovane Raffaello Sanzio. L’opera è stata per 105 giorni a Torino, nella Reggia di Venaria Reale per la mostra «Raffaello. Il sole delle arti», curata da Gabriele Barucca della Soprintendenza delle Belle Arti delle Marche e Sylvia Ferino, massimo esperto di Raffaello. «La nostra opera è stata particolarmente apprezzata», commenta l’assessore alla Cultura Stefano Marchegiani contento di aver partecipato ad un grande evento (72mila gli ingressi registrati) con 130 opere provenienti da musei italiani e stranieri. «In cambio del prestito – ha spiegato – Fano ha ottenuto, oltre all’inserimento della predella nel catalogo internazionale della mostra, la possibilità di distribuire materiale informativo di Fano nel bookshop e 3mila euro che saranno investiti per interventi su opere della Pinacoteca».

Del rientro della predella sarà contento padre Mandolini «che ha sempre qualcosa da dire – commenta Marchegiani – sugli spostamenti dell’opera». La preoccupazione di padre Mandolini (dei Frati Minori del Convento di Santa Maria Nuova ndr) riguarda il fatto che la predella è in legno e quindi più delicata di altre opere. La stessa Amministrazione ha inizialmente manifestato qualche perplessità al suo trasferimento a Torino, ma le garanzie ottenute, come sempre avviene in questi scambi, sulla sistemazione e custodia dell’opera e il prestigio della mostra torinese hanno portato l’assessorato a dare il via libera.

«Ovviamente ci siamo posti il problema, ma – sottolinea Marchegiani – ci siamo affidati alla Soprintendenza che considerava la predella elemento fondamentale per la mostra». Marchegiani assicura che d’ora in poi la predella starà «tranquilla» a Santa Maria Nuova «non vogliamo certo farle fare il giro del mondo». Tanto più che l’opera è stata già (nell’era Cucuzza ndr) sia a Buenos Aires sia a Parigi per altre due importanti eventi culturali.

Proprio la gestione dei beni culturali, tra cui il teatro romano, sarà al centro della rinnovata attività della Consulta cultura. Il nuovo presidente, Vito Inserra, che subentra alla dimissionaria Maria Flora Giammarioli, ieri mattina ha definito il suo impegno: costruire momenti di cultura di cittadinanza e avviare un percorso partecipato con il coinvolgimento delle circa 50 associazioni aderenti. Saranno organizzati incontri-confronto mensili tra la Consulta e l’assessore alla Cultura. Inserra, inoltre, ha già chiesto la presenza di un rappresentante della Consulta nella Commissione consiliare Cultura come già avviene, attraverso Sabrina Gouizi, nella Fondazione Teatro della Fortuna. «Da parte nostra – ha assicurato Marchegiani – c’è la massima disponibilità a collaborare con la Consulta, in autonomia e libertà».

an. mar.