Salva la “Rincicotti & Orciani”. «L’azienda avrà un futuro»

Il presidente dell'Aset: "Trovato l'accordo"

I dipendenti della Rincicotti&Orciani con i sindacalisti della Cisl

I dipendenti della Rincicotti&Orciani con i sindacalisti della Cisl

Fano, 30 maggio 2015 - Salvi la Rincicotti&Orciani (società controllata da Aset spa che si occupa della pulizia delle fosse biologiche) e i suoi 5 dipendenti a rischio licenziamento. Lo annuncia la presidente di Aset spa, Lucia Capodagli assicurando: «L’azienda avrà un futuro, si parte da un incarico ponte per le caditoie di Fano». L’accordo siglato tra azienda e sindacato prevede una riduzione di orario per i quattro dipendenti e l’affidamento provvisorio del servizio di pulizia delle caditoie delle strade comunali di Fano, che verrà confermato la prossima settimana con una delibera della giunta comunale. «Va dato atto ai lavoratori e al sindacato – spiega Capodagli – di una notevole disponibilità e condivisione degli obiettivi e alla giunta comunale di aver fatto uno sforzo significativo per trovare, tra le pieghe di un bilancio condizionato dai tagli agli enti locali, una cifra che permetterà di rimettere in moto da subito l’azienda».

L’accordo, secondo Aset spa «mette i lavoratori al riparo dal rischio licenziamento e salvaguarda l’expertise che Rincicotti & Orciani si è guadagnata nel tempo». «L’accordo – ha sottolineato la presidente – completa il percorso di salvataggio dell’azienda, punto di riferimento nel suo settore, iniziato nei mesi scorsi con il taglio di tutte le spese superflue e la drastica riduzione degli emolumenti all’amministratore». Superata la “fase ponte”, il passaggio successivo dovrebbe essere una delibera del Consiglio comunale che affida ad Aset Spa la pulizia delle circa 11 mila caditoie presenti lungo le strade di Fano: «A quel punto – secondo Capodagli – saremo pronti a indire una gara d’appalto, inserendo nel capitolato l’obbligo di utilizzare uomini e mezzi della Rincicotti & Orciani. Questo è modello organizzativo sostenibile, perché mette in condizione l’azienda di non appesantirsi con figure professionali con mansioni diverse da quelle strettamente necessarie».