Fa il bagno e rischia di annegare: 22enne grave

Visto galleggiare a testa in giù, salvato da due bagnini

Da sinistra: Marco Paolucci e Giuliano Molari, i due bagnini di Fano che hanno salvato il 22enne

Da sinistra: Marco Paolucci e Giuliano Molari, i due bagnini di Fano che hanno salvato il 22enne

Fano, 23 luglio 2015 - Ieri pomeriggio ha rischiato di annegare ed ora versa in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Fano. E’ un 22enne nigeriano, uno dei «profughi» ospitati nella struttura di Belgatto gestita dall’associazione Labirinto.

E’ arrivato in Italia solo 4 mesi fa B. A., non ha conosciuto l’ostilità riservata ai ragazzi del Plaza perché non faceva parte di quel gruppo, ma in qualche modo è anche lui legato a quella struttura. Ieri pomeriggio, infatti, era in spiaggia al Lido 2 per divertirsi con un paio di ragazzi africani (di varie nazionalità) che lavorano per quell’albergo in riva al mare: uno come lavapiatti e l’altro impiegato all’occorrenza.

«Quello che ha rischiato di annegare non lo conosco – dice il titolare del Plaza, Alessandro Calamandrei – so solo che è un amico di un ragazzo che è qui». «Erano 4 o 5 ragazzi di colore di cui uno che lavora qui al Plaza – spiega Daniele Renzoni, decano dei bagnini –. Questi altri erano amici che sono venuti a trovarlo. Hanno preso qualche lettino per qualche ora... e poi sono andati a fare il bagno. Ad un certo punto in acqua si sono guardati e ritrovati solo in tre, l’altro era più in là che si dibatteva». L’hanno salvato e portato a riva i due bagnini di salvataggio, che dalla torretta l’hanno visto galleggiare in acqua a faccia in giù. A 150 metri dalla riva. Erano circa le 17.30 quando dagli altoparlanti del Lido 2 è stato diffuso l’annuncio: «C’è qualche medico o rianimatore in spiaggia?».

Un dottore l’ha sentito si è precipitato ad aiutare i due bagnini, Giuliano Molari e Marco Paolucci, che dopo aver recuperato esanime B.A con il moscone, hanno praticato le prime tecniche di soccorso per liberare i polmoni dall’acqua. Immediato anche l’intervento del 118 che «è arrivato in un lampo – prosegue Renzoni –. Per fortuna è andata bene. Siamo riusciti un po’ a farlo riprendere. Quando è arrivata l’ambulanza il ragazzo era già vigile, con gli occhi aperti, gli abbiamo vuotato i polmoni... aveva bevuto veramente tanto. In spiaggia per fortuna c’era un medico che ci ha aiutato. Non so chi sia perché non è un nostro cliente, è venuto a seguito dell’annuncio».