Strano virus a Campiglione, esami sull’acqua. Calciatore ricoverato

Scattano le indagini dopo i malori accusati da residenti e giocatori

Acqua del rubinetto (foto Cardini, repertorio)

Acqua del rubinetto (foto Cardini, repertorio)

Fermo, 7 aprile 2016 - Si allargano a macchia d’olio su tutto il territorio i misteriosi casi di gastroenterite che hanno già colpito i calciatori della Fermana e decine di residenti della frazione Campiglione.

Ieri un ragazzo di 16 anni di Altidona è stato ricoverato al «Murri» con forti dolori all’addome. Il giovane è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso per un sospetto attacco di appendicite, ma poi è stato sottoposto agli esami del caso e i medici hanno deciso di trattenerlo. Si tratta di un calciatore della Spes Altidona che ha giocato una partita nell’impianto sportivo San Claudio di Campiglione, domenica mattina, pertanto potrebbe essere entrato in contatto con la causa scatenante dei numerosi casi di dissenteria acuta.

Nel mirino dell’Asur è finita l’acqua potabile, unico comune denominatore tra tutte le persone che hanno accusato dolori addominali, vomito, diarrea e febbre alta. L’Asur ha deciso di vederci chiaro e ha ordinato anche l’analisi dell’acqua potabile distribuita in tutta la frazione.

Nel frattempo, la società Campiglione Calcio, a scopo preventivo, ha chiuso temporaneamente l’impianto sportivo di San Claudio. La disposizione resterà attiva almeno fino a quando non saranno pronti i risultati delle analisi ordinate dall’Asur e la Fermana è stata invitata ad utilizzare altri impianti sportivi cittadini per gli allenamenti delle proprie formazioni. 

Non c’è invece un’ordinanza generalizzata per la popolazione, almeno per ora. «Ci sono forti indizi che ad aver provocato l’infezione sia stata l’acqua - spiega il dottor Giuseppe Ciarrocchi, direttore del servizio igiene dell’Asur -. Tuttavia prima di fare allarmismi, aspettiamo di conoscere i risultati delle analisi che saranno pronti in breve tempo».

Come riferito ieri, le preoccupazioni sono sorte a seguito del racconto dei tesserati della Fermana, che nella notte tra venerdì e sabato hanno accusato malori in contemporanea. Alcuni giocatori della prima squadra sono stati rimessi in piedi dal medico sociali, altri della Juniores non ce l’hanno fatta e hanno dovuto saltare la loro partita. Domenica mattina a San Claudio si è disputato un incontro dei campionati giovanili e molti ragazzi hanno accusato gli stessi sintomi tra domenica stessa e la giornata di lunedì.

«Mio figlio – racconta il genitore di un giovane di Torre di Palme – lunedì è andato a scuola regolarmente, ma nella tarda mattinata ha iniziato ad avere un forte mal di testa. Quando è tornato a casa si sono scatenate le altre sintomatologie: febbre alta, dolori addominali fortissimi, diarrea e vomito. A quel punto l’ho condotto al pronto soccorso dove è stato sottoposto a diversi esami, tra cui uno al fegato, per una sospetta intossicazione. Le analisi non hanno riscontrato danni epatici, ma siamo ancora in attesa dei risultati degli esami delle feci per capire cosa abbia scatenato questa patologia».