Fermo, 8 liceali al Cern di Ginevra. "Attiviamo il nostro rilevatore"

Frequentano il liceo Scientifico ‘Calzecchi Onesti’. Hanno vinto il concorso internazionale, da oggi saranno a Ginevra

I ragazzi in partenza per il Cern di Ginevra

I ragazzi in partenza per il Cern di Ginevra

Fermo, 20 settembre 2017 - Davide confessa: «Se la scuola fosse sempre così, viva e concreta, noi saremmo sempre attenti». Scherzano gli otto ragazzi del liceo Scientifico ‘Calzecchi Onesti’ in partenza per il Cern di Ginevra, piccoli ricercatori in erba che ieri hanno illustrato ai compagni il progetto che andranno a sperimentare insieme agli scienziati della massima realtà di ricerca del mondo.

Il rilevatore di luce Cherenkov, creato nel laboratorio della scuola, ha realizzato il sogno degli studenti del IV e del V Asa, guidati dalla docente di fisica Maria Rita Felici, che fino al 2 di ottobre saranno a Ginevra e potranno confrontarsi con personalità del calibro di Fabiola Giannotti che del centro è la responsabile. «Questa è una festa per il liceo scientifico - ha sottolineato la prof - l’anno scorso avevamo tentato di vincere il concorso internazionale del Cern e abbiamo avuto una menzione speciale. Quest’anno siamo risultati vincitori perché abbiamo migliorato quell’intuizione, con la nostra passione per la fisica, nel laboratorio della scuola. Una passione che io devo al mio professore, Vittoriano Valenti, anche i ragazzi hanno capito che così si può davvero vivere e raccontare il mondo».

Venerdì prossimo i ragazzi presenteranno il progetto a Ginevra, in inglese, Simone Giano è lo speaker e ha il compito di parlare anche della città di Fermo, della scuola, della bellezza che ci circonda. E poi della squadra, i suoi compagni, Simone Pierantozzi, Marco Ricci, Roberta Barbieri, Alessandro Rongoni, Letizia Manardi, Davide Cartuccia, Luca Ciucci, i tecnici dietro le quinte sono Paolo Francavilla e Evaristo Cisbani.

Ogni studente ha un compito, Davide si occupa della comunicazione e dell’aggiornamento del sito nato proprio per seguire ogni fase del progetto, per dare comunicazione dei passi che la ricerca può fare, riportando i dati conquistati, raccontando di un futuro che è a portata di mano. «A blue light in the darkness», una luce blu nel buio, per dire che la ricerca dei ragazzi è per costruire una luce di sapere, una ricerca che porta lontano, da utilizzare per la ricerca medica, per le diagnosi, per la speranza degli uomini.

A salutare i ragazzi prima della partenza il vice presidente della Provincia, Stefano Pompozzi, che ha parlato loro di un’esperienza da vivere fino in fondo, per aprire gli orizzonti. E ancora, il vice sindaco Francesco Trasatti, ex allievo del liceo, che si è complimentato con i ragazzi per la straordinaria avventura che vivranno, a conquistare un bagaglio unico e irripetibile.