Assaltano la banca poi bruciano l'auto

Notte di terrore a Coronella: carro attrezzi usato come ariete contro la filiale

Coronella (Ferrara), il carro attrezzi usato come ariete durante il colpo

Coronella (Ferrara), il carro attrezzi usato come ariete durante il colpo

Ferrara, 19 settembre 2014 - Un carro attrezzi come ariete e due auto pronte per la fuga col malloppo. E’ un assalto al bancomat anomalo rispetto al solito ‘botto’ all’acetilene quello che, l’altra notte, ha tentato di mettere a segno un gruppo di banditi. L’obiettivo era la filiale della Caricento di Coronella. Una zona piuttosto tranquilla e con facili vie di fuga. Tutto era calcolato nei minimi dettagli, tranne l’imprevisto. Nessuno dei banditi (almeno quattro, secondo le ricostruzioni dei carabinieri) aveva infatti pensato che il cavo di traino del carro attrezzi li avrebbe abbandonati proprio sul più bello. I malviventi sono arrivati in via Coronella intorno alle 3.30 di ieri notte. Per prima cosa hanno lanciato il carro attrezzi a forte velocità, in retromarcia contro la vetrina della banca, che è andata in mille pezzi. Hanno poi agganciato il cavo di metallo del carro attrezzi al bancomat e il conducente dell’autocarro ha pigiato a tavoletta sull’acceleratore. La macchinetta ha iniziato a piegarsi, ma, prima di lei ha ceduto il cavo. 

Da quel momento la situazione ha iniziato a precipitare. Il piano era ormai andato a monte e dagli appartamenti che si trovano sopra la filiale i residenti, svegliati dal trambusto, avevano già dato l’allarme al 112. Ai malviventi non è rimasto altro da fare che fuggire a mani vuote. Hanno così abbandonato il carro attrezzi (risultato poi rubato in un’autocarrozzeria di San Vincenzo di Galliera) e sono fuggiti a bordo di due auto, una Opel Astra (rubata nella stessa carrozzeria) e una Lancia Y. Ma nemmeno la fuga è andata liscia.

Lungo via Imperiale infatti la Lancia Y — probabilmente per una ruota forata o per un guasto — ha lasciato i malviventi a piedi. I carabinieri l’hanno ritrovata a bordo strada completamente bruciata. E’ probabile che l’abbiano incendiata di proposito, forse per non lasciare tracce dietro di sé, anche se al momento non si possono escludere altre ipotesi, come un corto circuito o un semplice guasto tecnico. Nel frattempo a Coronella erano arrivati i carabinieri del Radiomobile di Cento, insieme ai colleghi di Poggio Renatico e della squadra investigazioni scientifiche, che hanno avviato le indagini sull’accaduto.