Ferrara soffoca nella morsa dell'afa. "Ecco perché è tra le città più calde d’Italia"

Il climatologo Fazzini: "Incidono 'cemento' e morfologia"

L’afa record nella nostra città è destinata a proseguire

L’afa record nella nostra città è destinata a proseguire

Ferrara, 2 agosto 2017 – Il rimedio nelle sudate notti di questa settimana d’inferno? La poesia. Chiudete la porta, e scappate in campagna a guardare le stelle (meglio se armati di Autan). Fuori dalla giungla di cemento, si respira. Almeno un po’ di più. Parola di Massimiliano Fazzini, climatologo dell’Università di Ferrara e Camerino. Abbiamo provato a capire con lui perché la città degli estensi è sempre nei primi posti nella classifica dei centri più roventi d’Italia.

L’allerta caldo riguarda tutta l’Italia, questa settimana. Ma perché Ferrara è sempre tra le città più bollenti dello Stivale?

«Intanto bisogna considerare la posizione geografica particolare della città estense, che non beneficia delle brezze marine, che si trova più o meno al livello del mare e, in più, risente di una morfologia locale caratterizzata da paleoalvei e ‘micro vallonata’».

Cosa intende?

«A Ferrara c’è una continua alternanza di vallecole e piccolissime colline, quasi impercettibili. E’ possibile rendersene conto, ad esempio, andando verso il parcheggio Centro storico: il terreno non è perfettamente piatto. Questa morfologia non solo incide sul calore trattenuto dalla città, ma anche sul discorso dell’amplificazione dei terremoti, ma questa è un’altra storia. In più, Ferrara è una città fortemente cementificata...».

L’impressione, invece, è di una città verde...

«No, parliamo della relazione tra spazio verde e area del perimetro di conurbazione. Ferrara è una città di 150mila abitanti, fortemente cementifica: l’isola di calore favorisce l’aumento di 3-4 gradi della temperatura rispetto alla campagna, soprattutto di notte. Il cemento ha un assorbimento termico maggiore, e più è scuro, più assorbe calore».

E questo contribuisce a portare Ferrara in cima alla hit delle città più calde...

«Non solo questo. Va anche considerato che le temperature riportate dai media sono quelle fornite dall’Aeronautica militare, presente tra i vari centri proprio a Ferrara. Insomma questa è una tra le città più calde di quelle monitorate dall’Aeronautica. Magari lo stesso giorno in cui Ferrara è considerata una delle più roventi, in un altro comune va ancora peggio».

La fotografia, quindi, mostra una realtà solo parziale...

«Esatto. Fino a quando non si arriverà a un servizio meteorologico nazionale distribuito, come hanno quasi tutti i Paesi, sarà così. Comunque, in un quadro meteorologico di alta pressione accompagnata da venti da sud-ovest come quello che dovrebbe verificarsi giovedì (domani, ndr) alle città lungo la Via Emilia andrà peggio, perché risentono dall’effetto fohn. Cesena, ad esempio, sarà caldissima, come Bologna».

Dobbiamo aspettarci estati sempre più torride?

«Negli ultimi trent’anni in Emilia la temperatura estiva è aumentata di 1,2-1,4 gradi, è tantissimo».

Questa notte, insomma, non resta che accendere il condizionatore. O, per i più romantici, cercare un po’ d’ossigeno nel verde, con gli occhi là dove lucevan le stelle.

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