LAURA GUERRA
Cronaca

La piccola Fatima non ce l’ha fatta: "Hai lottato come una leonessa"

È morta la bambina di otto anni finita al Maggiore nel weekend per una grave crisi respiratoria. Lo strazio dello zio: "Soffriva da tempo di una grave patologia, adesso insieme preghiamo per lei".

Dire addio a un figlio, soprattutto in tenera età, è un dolore che nessun genitore vorrebbe provare, strazio appena conosciuto dai genitori della piccola Fatima, la bimba pachistana di 8 anni di Gallo che, a causa di una patologia di cui già soffriva, nella notte tra venerdì e sabato ha avuto un crollo. Il massaggio cardiaco del padre in strada, gli sforzi dei sanitari, il volo disperato verso l’ospedale Maggiore di Bologna. Ha lottato, ma il suo cuore nella notte tra domenica e lunedì ha smesso di battere. "Non c’è pace per le nostre due famiglie – dice lo zio Ali Faisal – colpiti nei bambini che sono il punto più debole che si possa avere. Sono botte pesanti. Questo è un dolore infinito ma anche un decreto divino e così lo dobbiamo accettare".

Due famiglie che appena a metà marzo avevano vissuto una grande paura: due dei loro figli, cugini di Fatima, investiti da un’auto sotto casa a Gallo e finiti anch’essi in ospedale. E ora il sorriso della piccola di otto anni che si è spento per sempre al termine di una lungo calvario, sopportato coraggiosamente fino all’ultima crisi che l’ha strappata dalle braccia dei suoi cari. "Andava a scuola a Malalbergo già dall’infanzia. Ora era in quarta elementare – continua lo zio – La malattia di cui soffriva fin dalla nascita è stato un tormento infinito. Ogni 4 o 5 settimane dovevamo correre in pronto soccorso per ricoveri d’urgenza che spesso consistevano in 5 o 8 giorni d’ospedale. Per poi avere sempre la stessa cura da seguire a casa".

Una bimba, che nonostante tutto, era luminosa e piena di vita. "Si adattava a tutto e a tutti – ricorda ancora –, amava giocare con gli altri, una bambina molto solare". Ma ora non restano che dolore e preghiere, senza distinzioni religiose, pensando esclusivamente alla piccola Fatima che riposerà in Pakistan. "Vogliamo ringraziare tutti di cuore – conclude lo zio –, soprattutto tutta la comunità di Gallo che ci ha fatto sentire parte integrante della società, come una famiglia". Comunità che anche quella notte tra venerdì e sabato, si era stretta nuovamente attorno a loro, quando la bimba si era sentita male e il padre aveva deciso di portarla in ospedale. Una corsa interrotta subito sotto casa quando la situazione si era ulteriormente aggravata e Fatima si era accasciata. La chiamata ai soccorsi e in strada il massaggio cardiaco per più di mezz’ora. Fatima ha lottato ogni giorno e adesso non resta che un dolore che strazia il cuore, per una bambina dai grandi e dolci occhi scuri che guardavano verso il futuro.