FRANCO VANINI
Cronaca

Sit-in contro il bullismo, studenti e genitori insieme per dire ‘basta’: “Vicini al nostro compagno”

Al suono della prima campana, tutti i ragazzi delle medie seduti fuori dal plesso. La rabbia della mamma del giovane aggredito: "A novembre la mia denuncia. Fino a oggi non è cambiato nulla e mio figlio da quel giorno è terrorizzato"

Il sit-in contro il bullismo. Studenti e genitori insieme per dire ’basta’: "Vicini al nostro compagno"

Il sit-in contro il bullismo. Studenti e genitori insieme per dire ’basta’: "Vicini al nostro compagno"

Ferrara, 30 aprile 2024 – Sit-in di protesta e solidarietà ieri mattina in comune del medio ferrarese all’indomani dell’esplosione di un caso di bullismo in una scuola media, dove un alunno di prima è stato aggredito da un compagno di classe più vecchio, che l’ha sbattuto sul banco e gli ha procurato una ferita guaribile in dieci giorni, tanto da indurre il professore a chiamare 118 e carabinieri. In segno di solidarietà, davanti all’ingresso del plesso, alunni e molti genitori hanno manifestato solidarietà.

Sono stati proprio i compagni di classe a schierarsi in difesa dell’amico picchiato durante la lezione di matematica di venerdì scorso. Alle 8, i ragazzini invece di entrare in classe si sono seduti in un sit-in improvvisato per controllare). L’obiettivo? Chiedere che venga trovata una soluzione a quegli atti di violenza. "Già a novembre la situazione si era delineata in modo chiaro – racconta il genitore che ha presentato denuncia ai carabinieri – Il ragazzo, spalleggiato da un altro compagno, aveva preso di mira mio figlio, che era il più piccolo ed era terrorizzato. Ho presentato denuncia a novembre, ma non è successo niente. Sono passati quattro mesi e siamo punto e a capo". Il genitore però non si è perso d’animo e ha presentato una seconda denuncia all’Arma. "E’ una situazione sfuggita di mano. Serve un intervento deciso e un esempio".

Nonostante l’invito, non c’era il dirigente scolastico della scuola, ma c’era il sindaco del paese, che ha cercato di dialogare con i genitori e ha provato a sopire l’indignazione e diluire la preoccupazione palpabile. "La scuola – così il vicario dell’istituto – ha preso provvedimenti interni ed esterni. I genitori sono stati interpellati per una riunione a porte chiuse". Il primo cittadino, invece, ha ammesso che "le difficoltà ci sono, ma la scuola è un ambiente tutelato". Le violenze sui coetanei non sarebbero emerse solo quest’anno. "Già l’anno scorso – racconta una mamma che ha un figlio ora in seconda – il ragazzo era stato sospeso ben due volte per le stesse ragioni".

Qualcosa però si muove, come confida il padre del ragazzino colpito: "Sono arrivati tantissimi messaggi e sono tutti dalla parte di nostro figlio – dice il papà – ma soprattutto ci riempie il cuore il fatto che siano stati gli stessi compagni di classe a proporre questa iniziativa di protesta".

Dopo alcune ore, su invito degli insegnanti, gli alunni hanno accettato di tornare in classe e seguire le lezioni. Alla vicenda si è interessato anche il primo cittadino, al quale è arrivata la proposta di un incontro, prontamente accettata. La famiglia è ancora arrabbiata per quanto accaduto, in particolare perché le segnalazioni risalgono allo scorso autunno e poco o nulla da allora sarebbe stato fatto per risolvere il problema.