MARIO BOVENZI
Cronaca

Aggredisce alunno in aula, il violento segnalato ai servizi: "Rischia la sospensione"

Il preside già il 19 aprile aveva deciso di prendere provvedimenti disciplinari. "E’ una delle misure, ci siamo mossi subito. I genitori devono avere fiducia". Anche il provveditorato sta seguendo da giorni l’evolversi della situazione

Il preside già il 19 aprile aveva deciso di prendere provvedimenti disciplinari

Il preside già il 19 aprile aveva deciso di prendere provvedimenti disciplinari

Ferrara, 30 aprile 2024 – "Già il 19 aprile non appena si è verificato quel gravissimo episodio ci siamo mossi e abbiamo avviato il provvedimento disciplinare nei confronti dello studente. Chiediamo ai genitori di avere fiducia nella scuola, di affidarsi a chi vive in questo mondo. Ribadisco che la nostra risposta è stata immediata", così il dirigente della scuola media che si trova in un paese della provincia risponde alla protesta che ieri mattina hanno organizzato i genitori.

I bambini, al suono della campanella, non hanno varcato il cancello per dire no al bullismo, per chiedere fermezza all’istituzione-scuola. La scintilla che ha fatto detonare la rabbia della famiglie – si tratta solo dell’ultimo di una serie di episodi – nella mattina del 19 aprile in una classe prima delle medie. Uno studente di 13 anni ha preso di mira un compagno di classe, più piccolo di lui di un anno, e gli ha sbattuto la testa contro lo spigolo del banco. E’ intervenuto il 118, cinque punti alla testa del piccolo, sotto choc la famiglia. La scuola ha chiamato subito i carabinieri, si sono intensificati i contatti tra il dirigente scolastico ed il provveditore Giuseppe Foti che sta seguendo passo passo l’evolversi della situazione. Il ragazzino, che si è reso responsabile di una scia di episodi culminati in quello gravissimo del 19 aprile, adesso rischia grosso.

Tra le misure la sospensione, indicata dal dirigente scolastico solo come una delle possibili strade. Il ragazzino è stato anche segnalato ai servizi sociali, la scuola si sta muovendo in stretto contatto con i carabinieri.

"Abbiamo parlato subito con i genitori, lungi da noi il tentativo di nascondere quello che era successo – ribadisce il preside che nella scuola del paese ricopre la reggenza –, anche perché è dall’anno scorso che abbiamo avviato con quella famiglia e con lo studente un percorso ben preciso, offrendo anche il supporto dello psicologo come previsto da un nostro progetto battezzato ’Punto di vista’. Proprio il 19 doveva riunirsi il consiglio di classe, allargato ai genitori, per affrontare insieme questa situazione e dare risposte precise. Quello stesso giorno il ragazzo di 13 anni, la mattina, ha sbattuto la testa sul banco del suo compagno di classe".

Il 6 maggio i carabinieri entreranno nelle aule per fare una lezione di legalità, attività già programmata da mesi. Nelle prossime ore verrà annunciato ai genitori quale provvedimento disciplinare sarà adottato nei confronti dell’alunno.