Esplosione al poligono, la testimonianza-choc: "Ho visto una palla di fuoco"

Portomaggiore, il racconto di un uomo che è riuscito a fuggire. I vigili del fuoco: "Forte pericolo di cedimenti" VIDEO - FOTO

I carabinieri parlano con alcune persone fuori dal poligono

I carabinieri parlano con alcune persone fuori dal poligono

Ferrara, 11 gennaio 2016 - «Ho visto una grande fiammata. Poi, tutto nero intorno». Si lascia sfuggire solamente poche parole un uomo di Massa Lombarda, nel Ravennate, miracolosamente scampato al tragico incendio al poligono di tiro di via Cattaneo (FOTO).

Era anche lui all’interno a tirare con la propria arma ed è riuscito a fuggire, ma sulla testa e su una mano porta i segni delle ferite riportate nella fuga. L’uomo ha visto una sorta di palla di fuoco che si avvicinava verso di lui: «Dalla sagoma-bersaglio le fiamme sono avanzate verso di me molto rapidamente, ho gridato e mi hanno aperto il box. Poi l’inferno». Il dramma si è consumato in pochissimi attimi.

Lo conferma l’ispettore anti-incendio dei Vigili del fuoco, Valentino Guzzinati: «L’edificio è andato distrutto in pochi attimi – spiega -. I mezzi di soccorso sono arrivati qui in pochissimo tempo e già la struttura era pesantemente compromessa». Non è ancora possibile stabilire cosa abbia innescato le fiamme: «Domani – prosegue Guzzinati – proveremo a procedere con una gru e una pinza per demolire il solaio: al momento c’è un fortissimo pericolo di crollo e non è possibile entrare nella struttura».

Ciò significa che, una volta messa in sicurezza la struttura, si potrà procedere nella ricerca delle tre persone disperse che ancora mancano all’appello. Il lavoro dei pompieri (sono intervenute, oltre alla compagnia di Portomaggiore, anche quelle dei Ferrara, dei vigili del fuoco volontari di Copparo e di Comacchio) è proseguito tutta la notte per cercare di spegnere tutti i focolai residui all’interno: «Fortunatamente – ha concluso l’ispettore anti-incendio – i due nostri vigili che sono rimasti coinvolti hanno riportato ferite lievi». «Si è trattato di un fatto accidentale – ha spiegato il maggiore Roberto Rapino, comandante della Compagnia dei carabinieri di Portomaggiore, che ha fatto un sopralluogo nell’area (ora posta a sequestro) con il pubblico ministero di turno Ombretta Volta e il sindaco Nicola Minarelli.

«Probabilmente la causa dell’incendio è da ricercarsi in qualcosa di riferibile al funzionamento del poligono; potrebbe essersi trattato di un errore, siamo a livello colposo», ha sottolineato il maggiore, il quale ha ribadito che nella giornata odierna si procederà con le ricerche dei dispersi.

Tra i testimoni del fatto c’è Mauro Castaldini, che risiede a pochi passi dal poligono e che ieri alle 11 avrebbe voluto recarsi a sparare nella struttura: «Già in un poligono a Lugo, nel Ravennate, in passato era accaduto che le polveri a terra prodotte dagli spari avessero preso fuoco. Mentre mi avvicinavo al poligono questa mattina ho visto il fumo», ha raccontato. Secondo quanto ha saputo, le vittime si sarebbero trovate al piano superiore. Il poligono è infatti disposto su due piani: al piano terra ci sono due linee di tiro in funzione da un paio d’anni, a quello superiore tre linee, inaugurate da poco tempo: «Al piano superiore c’è una porta di sicurezza, azionata da un comando elettrico posto al piano terra. Forse la porta non si è aperta - ha ipotizzato Castaldini - e chi era al primo piano è rimasto bloccato».