Cento punti di sutura a un gattino: «Hanno tentato di scuoiarlo vivo»

Orrore a Comacchio. Salvato dai volontari di strada e dalla Lida

Due veterinari al lavoro

Due veterinari al lavoro

Ferrara, 3 ottobre 2015 - Due ore di sala operatoria e cento punti di sutura per tentare di salvare la vita a un micino di pochi mesi, un tigratino dal musetto dolce che per colpa dell’uomo ha già assaggiato l’inferno: qualcuno ha tentato di scuoiarlo vivo.

La crudeltà che confina col sadismo, purtroppo, appartiene solo alla nostra specie. È stata una famiglia di Vaccolino di Comacchio a vedere, ieri mattina, il gattino tigrato in giardino. Miagolava di dolore. Era riuscito a raccogliere le forze e ad arrampicarsi su un albero, terrorizzato. Immediatamente sono stati avvertiti i volontari di strada e l’associazione Lida (Lega italiana dei diritti dell’animale), che vive di persone da un cuore grande così, pronte a spendere energie, risorse e tempo per aiutare i mici.

Il tigratino è stato portato subito a Ferrara, dal veterinario Franco Grossi che inizialmente ha sedato la povera bestiolina. Due ore sotto i ferri, e oltre cento punti di sutura per tentare di curare le ferite e fare il miracolo. L’ipotesi che potesse essere stato un cane a ridurre così il micio si è subito infranta sotto gli occhi esperti del veterinario: qualcuno ha provato a scuoiarlo vivo. Per fortuna il tigratino ha tanta voglia di vivere. Per fortuna sulla sua strada ha incontrato anche il volto bello degli esseri umani. Ieri sera il micino è riuscito anche a mangiare qualcosa. I volontari e la Lida sono pronti a fare denuncia contro ignoti ai carabinieri.