Omicidio di Fossanova, la fidanzata: "Simone? Non so dove sia"

Sabrina Chiccoli: «Ho detto la verità ai carabinieri»

Nuove ricerche  nel cortile dell’omicidio, sotto Sabrina Chiccoli (foto Businesspress)

Nuove ricerche nel cortile dell’omicidio, sotto Sabrina Chiccoli (foto Businesspress)

Ferrara, 26 luglio 2016 - Ha lo sguardo fisso nel vuoto Sabrina Chiccoli. Siede fuori, nella distesa del bar Novecento, in fondo a viale Cavour. Da sola. «L’ho già detto – attacca la ragazza –, non so dove si trovi Simone». Simone Bertocchi è il suo fidanzato, l’uomo che i carabinieri stanno cercando da domenica mattina assieme all’altro sospettato: la coppia ritenuta responsabile dell’omicidio di Fossanova San Marco. Quelli visti da Vittorio Chiccoli, zio di Sabrina, scappare in bicicletta con una pistola dopo aver fatto fuoco e ammazzato Roberto Tosi Savonuzzi e reso in fin di vita la moglie Raffaella Pareschi. «A sparar l’è stà l’imbros dlà Sabrina», continua a ripetere come un mantra il pensionato. Una relazione definita borderline, la loro, che va avanti da diversi mesi ma con in mezzo alcune pause. Il 36enne, nativo e residente a Ferrara (ha vissuto al Barco con i genitori), per qualche anno a Busto Arsizio per motivi di lavoro, ogni tanto spariva dalla circolazione qualche giorno per poi ricomparire come se nulla fosse.

«Verità». «L’ultima volta che l’ho visto? – dice lei con tono seccato al cronista – Tempo fa». Ma sabato sera avete dormito insieme, non è vero? Lei ripete immediatamente: «Ho detto tutto ai carabinieri. Tutta la verità. Sono stata sentita ieri (domenica, ndr) a lungo. Fino a sera, in caserma. Ciò che sapevo, loro lo sanno bene». E proprio nel quartier generale di via Carmine della Sala, ha confermato la relazione con Bertocchi definendolo «un bravo ragazzo», uno che non avrebbe mai dato grossi problemi. «Mica era uno che spacciava», dicono gli amici dal bar Novecento, locale che il 36enne frequentava. Maglietta rosso fuoco, jeans strappati, capelli lunghi neri e sandali scuri, Sabrina si sposta la borsa a tracolla per poi alzarsi e prendere posto all’interno del locale. Sempre da sola. Questa volta accanto alla parete. Ha gli occhi gonfi, stanchi, stressati. In tanti, ieri, tra giornali e televisioni, l’hanno cercata per sapere, conoscere qualche cosa in più su Bertocchi. «Non sono che cosa abbia combinato Simone – dice – e nemmeno so dove si trova in questo momento».

Da domenica lo cercano dappertutto, in ogni angolo della città. Al Barco, in via Ristori dove viveva, raccontano che domenica i carabinieri sono arrivati armati di mitra e con i giubbotti antiproiettile. Ma lui sembra sparito nel nulla con l’altro uomo che avrebbe partecipato all’assassinio. Secondo quanto emerso, il cellulare di Bertocchi sarebbe stato dimenticato proprio a casa della fidanzata sabato sera, motivo in più di difficoltà per chi gli dà la caccia. Sabrina dove si trova Simone? Dove è finito? E davvero è stato lui ad uccidere come racconta suo zio, Vittorio Chiccoli? La risposta della ragazza è sempre quella, secca, rabbiosa: «Se lo sapessi, secondo lei non lo sarei andato a dire ai carabinieri? Perché dovrei nasconderlo? Non ne ho nessun motivo». Questa la verità, la sua verità. Della donna che oggi siede nervosa al bar da sola, quella che secondo gli investigatori potrebbe essere la chiave per arrivare alla soluzione.