Bike park nel bosco della Rivazza, il progetto sta prendendo forma

Bando per la gestione degli oltre 2 ettari dedicati al ciclismo

Imola, l’area di due ettari e mezzo che sarà interessata dal progetto del bike park

Imola, l’area di due ettari e mezzo che sarà interessata dal progetto del bike park

Imola (Bologna), 22 aprile 2015 - Sei anni di concessione (al migliore offerente) ed eventuali proroghe sulle base dei lavori fatti per un affidamento che durerà al massimo tre lustri. Prende forma il progetto del Comune di creare un bike park nel Bosco della Rivazza. L’amministrazione, attraverso la società in house BeniComuni, ha pubblicato il bando per la gestione dell’area da oltre 25mila metri quadrati tra le vie Dei Colli, Bergullo e Taglioni. La scelta è legata all’annunciata chiusura, per le due ruote, dei sentieri all’interno delle Acque minerali: a quanto pare, i frequenti passaggi di mountain bike su terreni sterrati produrrebbero infatti un’erosione pericolosa in caso di piogge e una promiscuità con i pedoni che non garantirebbe la sicurezza necessaria nello storico cittadino parco.

Il primo passo per realizzare il bike park è stata la delibera di giunta con la quale, a gennaio, l’amministrazione ha affidato a BeniComuni il terreno acquisito nell’ambito di un accordo urbanistica con la precedente proprietà (un privato) e al quale se ne è poi aggiunto un altro già di proprietà dell’ente. Per la zona in questione si era parlato anche di un affidamento diretto a una società sportiva, ma alla fine la srl guidata da Loris Lorenzi ha optato per un bando ad hoc. Nelle prossime settimane l’amministrazione si aspetta quindi dei progetti da parte di qualcuno che voglia investire su questa scommessa.

Nei piani del Comune, nel Bosco della Rivazza non dovrebbero trovare spazio solo percorsi (ancora non si sa se liberi o a pagamento), ma anche una vera e propria scuola per l’insegnamento delle tecniche sportive. La gara, aperta fino al 25 maggio, è rivolta a società e associazioni dilettantistiche, enti di promozione sportiva e federazioni nazionali. Tra i tanti obblighi previsti per il concessionario, non poteva certo mancare quello relativo alla custodia «con la massima cura» dell’impianto («nella sua consistenza attuale e futura»), garantendone «la piena funzionalità e la fruibilità da parte dell’utenza». Inoltre, il nuovo gestore dovrà provvedere, a proprie spese, alla sorveglianza, alla pulizia e alla manutenzione dell’area verde «e di tutte le strutture, impianti, arredi e attrezzature da cui di tempo in tempo sarà costituita».

Oltre all’offerta economica più vantaggiosa per il Comune, assegneranno punti importanti per ad aggiudicarsi l’appalto anche il fattore territorialità, l’esperienza nell’organizzazione di attività per i giovani e, ovviamente, gli investimenti proposti dal concorrente.