Lo splendente ritorno delle lucciole. E la nostra campagna s’illumina

L’esperto: «Finalmente si usano antiparassitari poco tossici»

Le lucciole nel bosco

Le lucciole nel bosco

Imola, 19 maggio 2015 - Le lucciole sono tornate a illuminare le notti primaverili. E in alcune zone dell’Imolese sono state addirittura già segnalate, nonostante, di solito, compaiano tra la fine di maggio e l’inizio di giugno. Ma c’è stato un lungo periodo in cui questi insetti, che si accendono e si spengono come fossero piccoli lumini, non si avvistavano più. Erano diventati invisibili. Colpa di un’agricoltura troppo invasiva che danneggiava l’ecosistema. «Il loro ritorno è dovuto all’utilizzo di antiparassitari meno tossici per l’ambiente – spiega Fausto Ravaldi, responsabile dell’Osservatorio meteo dell’istituto Scarabelli –. Da gennaio 2015 sono entrate in vigore alcune direttive europee che impongono l’applicazione di un’agricoltura integrata», sistema di produzione a basso impatto ambientale.

Così la Regione ha recepito le nuove normative. In soldoni, si tratta di un regolamento più restrittivo, in quanto «i coltivatori sono obbligati a distribuire l’antiparassitario solo quando la malattia della pianta è in atto. Prima, invece, gli agricoltori erano liberi di fare il trattamento come e quando volevano e si abbondava nell’uso dell’insetticida». Anche se, a dire la verità, alcuni tra gli antiparassitari più tossici erano già stati ritirati dal mercato. Ma le nuove direttive europee fanno qualcosa di più. «Stabiliscono che si possono usare i prodotti solo quando il parassita è vulnerabile – osserva il professore –. Per cui si è giunti a un miglioramento dell’ambiente».

Così i piccoli coleotteri sono riapparsi, e chissà cosa direbbe oggi Pier Paolo Pasolini che, proprio della scomparsa delle lucciole, scrisse negli anni Settanta: «Sono ora un ricordo, abbastanza straziante del passato». All’epoca fu l’inquinamento dell’aria e dell’acqua a causarne la sparizione. E comunque, sempre la mano dell’uomo. Nelle sere d’estate, calde e asciutte, recatevi in aperta campagna, nei campi di grano. Non andate nei boschi perché è troppo umido, difficilmente le vedrete. Le lucciole amano gli ampi spazi e le grandi aperture. Per chi si trova nell’Imolese, l’ideale è la via Codrignano, a Borgo Tossignano. Cercate il buio totale e potrete ammirarle in gruppo (addirittura duecento alla volta), ad altezza d’uomo, accendersi e spegnersi ad intermittenza. Un bagliore che si manifesta nella fase di corteggiamento, quando le lucciole sono in amore. Un vero spettacolo.