Grande successo per la festa rinascimentale

In 7mila per rivivere il tempo degli Alidosi di Valentina Vaccari

Castel del Rio (Bologna), torna ai tempi degli Alidosi (Foto Isolapress)

Castel del Rio (Bologna), torna ai tempi degli Alidosi (Foto Isolapress)

Castel del Rio (Bologna), 22 luglio 2014 - Castel del Rio è tornato ai tempi degli Alidosi. Le feste rinascimentali dello scorso weekend hanno fatto rivivere al paese e ai circa 7mila visitatori le atmosfere del Cinquecento.

Come sempre, uno degli eventi più apprezzati da parte del pubblico è stato il corteo storico di domenica. Trecento i figuranti che hanno sfilato lungo le vie alidosiane. Alcuni di loro sono arrivati anche da fuori Regione, come dalla vicina Toscana. «C’erano gruppi provenienti da Viareggio e Livorno, ma anche da Ferrara e Comacchio, oltre a quelli locali ovviamente. Sul palco non si vedeva la fine del corteo» racconta Christian Bertozzi, dell’Associazione culturale alidosiana.

Ma il momento più partecipato è stato quello conclusivo: la cattura, il processo e la condanna della strega. «Si tratta dello spettacolo clou di tutta la manifestazione che si conclude con il rogo sul ponte Alidosi», prosegue Bertozzi.

Archiviata la 34esima edizione, già si pensa a quella futura. «In occasione dei 35 anni, proporremo qualcosa di particolarmente scenografico. Un plauso, infine, ai 50 volontari che hanno reso possibile le Feste rinascimentali, anche se lo zoccolo duro si riduce a una decina di persone. Tuttavia, a parte le azdore che sono in cucina, quasi tutti sono ragazzi e questo ci rende ancor più soddisfatti», conclude Bertozzi.

Per il sindaco Alberto Baldazzi «le Feste rinascimentali sono come sempre riuscite nell’intento di illuminare la tradizione storica dell’alta valle, di cui Castel del Rio fa parte. Di questo, bisogna dare merito all’associazione culturale che cura l’organizzazione con la solita attenzione ai dettagli».

Il primo cittadino sottolinea uno dei momenti significativi di questa edizione: «Venerdì è stato inaugurato il restauro del busto di Lito Alidosi, vescovo di Imola nel XIV secolo. Si tratta di un’opera marmorea originale che è stata ricollocata nel cortiletto delle fontane, gioiello rinascimentale di Palazzo Alidosi».

Infine per Baldazzi «la partecipazione è stata alta, nonostante il tempo altalenante di quest’anno che, ad ogni modo, ci ha permesso di mettere in scena gli eventi principali. Per i Comuni con una forte vocazione turistica, questo è un aspetto determinante ma, nonostante ciò, l’appuntamento si è confermato un fiore all’occhiello per il territorio», conclude il primo cittadino.

Valentina Vaccari