Crac Cesi, all’asta il patrimonio: obiettivo incassare subito 11 milioni

Tra i primi bandi anche 45 immobili sparsi in tutta la provincia

Il cantiere Cesi in via  Ca’ BorgheseIl commissario Antonio Gaiani

Il cantiere Cesi in via Ca’ BorgheseIl commissario Antonio Gaiani

Imola, 7 ottobre 2015 - I gioielli di famiglia finiscono all’asta. In casa Cesi, il colosso edile finito in liquidazione coatta nel luglio 2014, è arrivata l’ora di mettere mano alla ‘cassetta dei preziosi’, per cercare di recuperare più liquidità possibile. La coop è saltata sotto il peso di 465 milioni di euro di debito, ma possiede ancora mezzi, attrezzi, capannoni, aree. E case. Sono decine, disseminate in tutta la provincia, da Bologna a Imola passando per Ozzano, Medicina, Castel Guelfo. Desiderio inarrivabile per moltissime famiglie fino a cinque anni fa, ma che adesso potrebbe diventare realtà: entro l’anno, una prima parte di alloggi finirà all’asta, con l’obiettivo di recuperare 9 milioni di euro in contanti.

La conferma arriva diretta dallo studio del commissario liquidatore Antonio Gaiani che ha già ottenuto l’ok dal Ministero per le vendite di alcuni beni. «Tra la fine del mese di ottobre e i primi giorni di novembre verranno effettuate le prime aste di 22 lotti per la vendita di parte dei beni mobili costituiti da attrezzature, ponteggi, box, autovetture e beni di varia tipologia – spiega il commissario –. Sono inoltre già state richieste le autorizzazioni per la vendita di ulteriori sei lotti di beni mobili». Un ‘pacchetto’ da 2 milioni. Poi c’è la partita case, per la quale le pratiche sono in corso e l’obiettivo è quello «di indire le aste entro la fine del 2015 – conferma Gaiani –: è stato individuato un primo blocco di immobili ed aree di circa 45 lotti complessivi».

L’occasione è ghiotta, in media la base d’asta degli alloggi è il 30% in meno rispetto all’attuale valore di mercato. Ma alcuni immobili, come l’ex Papillon in via Silvio Pellico a Castel San Pietro, venivano commercializzati già nel 2011, quando la crisi non aveva ancora dispiegato sul mattone i suoi effetti più devastanti. E la maggior parte sono appartamenti quasi finiti. A Bologna, in zona Savena e Mattei, finiranno all’asta due aree passibili di edificabilità. A Borgo Panigale, in via della Pietra, un negozio e un paio di autorimesse. Poi c’è il comparto provincia. A Ozzano, tra le vie Iotti e Galvani, asta per cinque appartamenti con garage, un cantiere da 11 alloggi, ben tre lotti edificabili e un’area suscettibile di edificabilità.

Anche Castel San Pietro non è da meno: all’ex Papillon sei appartamenti con garage e un’autorimessa, poi nel capoluogo un cantiere intero da 10 alloggi e un lotto edificabile al Borghetto. A Osteria Grande, invece, in via Irma Bandiera, cinque appartamenti con garage. In via Pertini, a Medicina, sono un paio gli appartamenti con garage all’asta, più altri tre a a Castel Guelfo in via Volta. Infine, a Imola, in piena Romagna, quattro appartamenti con garage in via Ca’ Borghese e Dall’Olio, un magazzino con palazzina uffici, altri due magazzini e un intero cantiere in Pedagna da 21 appartamenti più quota di un altro lotto edificabile. Poi un alloggio a Cavalese e uno a Lido Adriano.