Formula 1 fino al 2030, Gp a Imola e Monza

Si va verso un contratto unico da 300 milioni per i due circuiti. Il sindaco Panieri: "Importante il gioco di squadra. Appello al governo, chiudiamo la partita assieme". Sticchi Damiani (Aci): "Vorremmo firmare entro fine anno"

La Formula Uno a Imola fino al 2030

La Formula Uno a Imola fino al 2030

Imola, 10 novembre 2023 – Prende forma il piano per tenere la Formula 1 a Imola fino al 2030. La strada, tracciata già da un paio di mesi ma ora pronta per essere percorsa, è quella di un contratto unico con Monza. Sarebbe Aci a firmarlo assieme ai vertici del Circus, con in testa l’imolese Stefano Domenicali, sulla base di 30 milioni a Gran premio per ciascuna stagione. A conti fatti, un maxi-investimento nazionale da 300 milioni complessivi per i due circuiti.

Uno sforzo economico enorme, persino maggiore rispetto a quello attuale, ma con gli stessi finanziatori. Oggi per avere il Mondiale all’Enzo e Dino Ferrari l’esborso è infatti di 25 milioni di dollari annui fino al 2025. Si tratta di una cifra che viene coperta in buona parte da Istituto per il commercio con l’estero (Governo), ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Regione Emilia-Romagna. Mettono cinque milioni ciascuno, che si sommano ai due milioni stanziati dal Con.Ami. Il resto è a carico di Aci, che gestisce la vendita dei biglietti (11 milioni incassati nel 2022) e, a fronte delle forti spese organizzative, riesce a chiudere l’evento sostanzialmente in pari (52mila euro di passivo lo scorso anno) a fronte però di ricadute enormi per il territorio.

“Abbiamo già un accordo, a cui mancano solo i dettagli, per sottoscrivere un nuovo contratto che prevede la conferma per altri cinque anni di entrambi i Gp italiani, a Monza e a Imola – ha dichiarato ieri Angelo Sticchi Damiani –. Avere due gare in calendario fino al 2030 sarebbe un risultato straordinario per il nostro Paese".

E ancora: "Vorremmo firmare un pre-contratto entro la fine dell’anno. La politica deve capire che sarebbe un successo nazionale – ha aggiunto Sticchi Damiani –. Penso alla premier Meloni e al ministro Salvini, ma anche alla Regione Lombardia, da cui ci aspettiamo di riavere il contributo ordinario oggi destinato ai lavori dell’autodromo. Inoltre i Comuni, che beneficiano di un indotto di centinaia di milioni, devono fare la loro parte. Il modello è Imola, che finanzia da anni (attraverso Con.Ami, ndr) l’organizzazione della gara".

La condizione necessaria, per quanto riguarda l’Enzo e Dino Ferrari, è che proprio il Consorzio vada avanti con la modernizzazione della struttura (invocata dai vertici della Formula 1) attraverso la sopraelevazione del corpo box con la costruzione di una nuova area hospitality. A bilancio ci sono gli oltre tre milioni dirottati dalla riqualificazione dell’ex tribuna ecologica, che verrà riportata semplicemente a prato senza più seggiolini. Fatti i lavori, ci si potrà sedere attorno a un tavolo per l’agognata firma.

"Il gioco di squadra con Monza è molto importante – conferma il sindaco Marco Panieri –. Collegare le due città e i due autodromi è fondamentale. L’accordo va portato avanti su queste basi, e ci fa enorme piacere che Sticchi Damiani riconosca la validità del modello Imola. Al discorso dei costi, va infatti sempre affiancato il tema dell’indotto. E noi lo abbiamo messo nero su bianco lo scorso anno grazie a uno studio ad hoc. Il mio appello, a questo punto, è indirizzato al Governo, affinché si possa chiudere questa partita insieme".