Cavim passa alla cantina Poletti: “Obiettivo rilancio”

La Casa vinicola ha acquistato l’impresa all’asta per 2,8 milioni. Era l’unica pretendente, in estate aveva scongiurato il fallimento. "Ci impegneremo nel rispetto degli agricoltori della zona"

Elena Poletti

Elena Poletti

Imola, 27 febbraio 2024 – Inizia una nuova era per la Cavim. La cooperativa di Sasso Morelli, entrata ormai quasi un anno fa in una procedura di composizione negoziata della crisi dopo un periodo di difficoltà crescenti e forti contrasti interni, viene rilevata dalla Casa vinicola Poletti.

Dopo la sottoscrizione di un contratto di affitto che la scorsa estate aveva scongiurato la chiusura dello stabilimento, garantendo la raccolta dei conferimenti salvando di fatto la vendemmia 2023, la storica realtà imolese si è presentata da unica pretendente all’asta di ieri mattina. E così, come da pronostico, per 2,8 milioni di euro si è aggiudicata l’intero complesso aziendale con sede in via Correcchio e attorno al quale gravitano oggi 168 soci.

"Come ci siamo impegnati da subito per l’impresa, così continueremo a farlo anche in futuro nel rispetto degli agricoltori della zona – commentano dalla famiglia Poletti –. Abbiamo costruito un lavoro di vendita vini importante, lo amplieremo come fatto con un’altra nostra realtà con sede a San Giovanni Valdarno, in Toscana. Cercheremo di sviluppare al meglio anche questa attività. Tra i progetti futuri c’è tutta la parte relativa alla manutenzione e all’implementazione degli impianti, che hanno bisogno di essere potenziati. E poi c’è la pianificazione delle procedure per la vendemmia, che è già vicina".

Come da avviso di vendita, crediti e debiti resteranno a carico di Cavim, "salvo l’accollo del trattamento di fine rapporto e delle retribuzioni arretrate ed accessorie del personale dipendente (11 unità, ndr), che – così recitava l’avviso di vendita – potranno essere posti a carico dell’aggiudicatario con modalità liberatorie per Cavim".

A giorni, i consulenti indicati dal vecchio Consiglio di amministrazione della cooperativa di Sasso Morelli contano di arrivare a un accordo definitivo con creditori sulla base del piano di soddisfacimento presentato lo scorso settembre. E cioè: il 100% di quelli privilegiati e circa il 40% di quelli chirografari (tra cui i soci della cooperativa). Se entro la data di scadenza della procedura di composizione negoziata della crisi, il 25 marzo, verrà trovata l’intesa, ci sarà la chiusura della partita. Qualora non ci si arrivasse, sarà preso in considerazione un concordato semplificato.

I soci hanno poi cinque anni di tempo per intraprendere un’eventuale azione di responsabilità nei confronti della vecchia dirigenza. Secondo i consulenti nominati dall’ultimo Cda dell’azienda, alla base dei problemi di natura finanziaria ci sarebbe uno stabilimento sottoutilizzato; una minusvalenza da 2,8 milioni dovuta a una sopravvalutazione delle rimanenze di magazzino; la sparizione di un milione di euro di vino oggetto nel 2022 di una querela contro ignoti; sopravvenienze passive per una remunerazione postuma dei conferimenti delle uve 2021 pari a 500mila euro.

Su queste basi, è partita lo scorso anno la procedura di composizione della crisi che aveva come linea guida la continuità indiretta dell’azienda e sei mesi di tempo (prorogabili) per trovare un potenziale acquirente per la Cavim e un accordo con i suoi creditori. Delle tre manifestazioni interesse, alla fine è rimasta sul tavolo solo quella della casa vinicola Poletti, che dopo l’avvenuta conclusione del contratto di affitto ieri ha rilevato definitivamente l’azienda.