Stabilimento Cavim all’asta. Chiesta l’autorizzazione

Il cda della coop vuole affidare a legali valutazioni sulla precedente gestione

Stabilimento Cavim all’asta. Chiesta l’autorizzazione

Stabilimento Cavim all’asta. Chiesta l’autorizzazione

Resa dei conti in vista in casa Cavim. Il Consiglio di amministrazione della coop di Sasso Morelli, "per dare seguito alle richieste dei soci", ha domandato agli stessi "la segnalazione di studi legali per analizzare e promuovere, se vi sono le condizioni, l’azione di responsabilità verso coloro che potrebbero aver danneggiato la cooperativa per comportamenti od omissioni nella passata gestione". Lo annunciano i vertici di Cavim, realtà da tempo in crisi e ormai pronta a essere rilevata dalla Casa vinicola Poletti, aggiungendo che "i potenziali proventi risultanti da tali azioni risarcitorie saranno distribuiti fra i creditori". Nel frattempo, prosegue la procedura che porterà al nuovo corso della Cavim; un nuovo corso destinato però a fare a meno del quartier generale di Sasso Morelli. Venerdì, per conto del cda della cooperativa, è stato infatti depositato in tribunale di Bologna il "ricorso per la richiesta di autorizzazione alla cessione dello stabilimento, previa procedura di vendita competitiva, sotto la supervisione dello stesso tribunale". Questo passaggio, spiegano sempre dalla cooperativa di Sasso Morelli, è "il naturale prosieguo del procedimento della composizione negoziata della crisi in continuità indiretta dell’attività, dopo l’avvenuta conclusione del contratto di affitto con Cantine Poletti il 4 agosto". I consiglieri della Cavim, vista poi la proposta di acquisto dell’azienda imolese che costituisce la base sulla quale indire l’asta, fanno inoltre sapere di aver redatto le linee guida del possibile accordo da concludersi con i creditori una volta che si avrà la definizione del prezzo di cessione al miglior offerente. Tali linee guida sono state presentate nei giorni scorsi attraverso una serie di videoconferenze a banche, fornitori e soci. Secondo i vertici di Cavim, i crediti privilegiati saranno soddisfatti integralmente.

A questo punto, la parola passa al tribunale per l’asta nel procedimento di composizione negoziata della crisi, che secondo Cavim rappresenta una "alternativa preferibile per i minori costi di procedura e con possibilità di liquidazione ai creditori entro luglio 2024, oppure tramite l’accesso al concordato semplificato o preventivo con tempi più lunghi". Il tribunale emetterà il proprio provvedimento sentito un esperto in tali procedure, Gionata Bartolini.

Sempre secondo quanto ricostruito da Cavin, i soci, nel frattempo, attraverso le modifiche statutarie di fine luglio "hanno potuto liberamente decidere se recedere senza penali dalla cooperativa e conferire ad altri enti oppure conferire anche parzialmente le uve per la vendemmia 2023 a Cavim nell’ambito dell’affitto con Cantine Poletti".