Cronaca«Anche il direttivo dei Pensionati voleva dimettersi»

«Anche il direttivo dei Pensionati voleva dimettersi»

Salvatore Cavini racconta altre spaccature nella galassia Cna

Salvatore Cavini (Foto Isolapress)

Salvatore Cavini (Foto Isolapress)

Imola, 27 febbraio 2015 - Guai in paradiso, ma non solo alla Cna Servizi. Dopo la protesta choc di mercoledì dei dipendenti della coop Servizi dell’associazione – che all’arrivo dell’amministratore delegato (nonché direttore ci Cna) Viviana Castellari hanno abbandonato la sede – sono altri gli ‘altarini’ che si scoprono. Lunedì il presidente di Cna e di Cna Servizi, Paolo Cavini ha rassegnato le dimissioni dalla cooperativa Servizi, quella che di fatto eroga assistenza fiscale e in materia di lavoro alle imprese socie. Prima di lui altri tre consiglieri della Servizi avevano lasciato, questo mese. E sempre per contrasti con Castellari, della quale i quasi sessanta dipendenti di Cna e Cna Servizi hanno chiesto la ‘testa’.

Ma le dimissioni in Cna Servizi non sono state le sole, né le prime. A fare da apripista era stato un altro Cavini, Salvatore, presidente di Cna Pensionati che conta 1.400 soci. «Da più di un anno a questa parte ci sono contrasti con il direttore di Cna Castellari – spiega –. Fin dalla fine del 2013 avevo chiesto di sapere il budget a disposizione, così da presentare un piano di lavoro annuale ponderato. Risposte non ne abbiamo mai avute da Castellari, nonostante il piano fosse stato autorizzato dal presidente di Cna». Di fatto la Cna Pensionati non ha un bilancio vero e proprio, ma i 1.400 soci versano una quota che, tripartita tra associazione nazionale, regionale e locale, dovrebbe pur garantire un minimo di fondi a servizio della divisione. A quanto pare, però, della parte di quota destinata al locale Salvatore Cavini non ha mai visto un centesimo e le attività messe in piedi nel 2014. «A inizio 2014 i miei due vicepresidenti si sono dimessi (Piero Nati e Dalia Grementieri), poi a fine 2014 tutti e sette i componenti abbiamo dato le dimissioni – continua Cavini –. Paolo Cavini ci ha chiesto di sospenderle e così abbiamo fatto». Quanto ai ‘guai’ interni alla Cna Servizi che hanno portato alle dimissioni del presidente Paolo Cavini, Salvatore Cavini non ha dubbi: «Sono per il ricambio generazionale e tra il vecchio (Castellari, ndr) e il nuovo (Cavini, ndr), se fossi un imprenditore socio, non avrei dubbi: sceglierei il nuovo. Non è normale che in una società se ne vadano oltre la metà dei consiglieri e non l’amministratore delegato». Salvatore Cavini non lesina poi stilettate aperte a Castellari: «Per gestire il personale di qualsiasi azienda serve autorevolezza, non autoritarismo» e «non so quali siano le procedure per chiedere le dimissioni di un direttore, ma io obbedisco alla norma del buonsenso: in chiesa a dispetto dei santi non ci si va». Riferendosi poi alle proteste dei dipendenti, chiarisce: «Meritano fiducia e un ambiente sereno dove lavorare, e hanno tutta la solidarietà della Cna Pensionati».