"Quella donna ci sta rovinando la vita, viviamo sigillati in casa"

Vicina molesta tiene sotto scacco un condominio

Imola (Bologna), il condominio di Zolino (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), il condominio di Zolino (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 13 luglio 2014 - «Se ti prende di mira, è la fine». Lo sanno bene loro, quelle tredici famiglie di un condominio di Zolino che da mesi vivono nel terrore di quella donna. La loro vicina. Banali liti di condominio, penserà qualcuno, ma le cose non stanno proprio così: ci sono fior di denunce alle varie forze di polizia, referti medici e danni inspiegabili fino a un paio d’anni fa, ma che ora per i residenti devono essere ricondotti alla stessa mano.

Quella appunto della loro vicina di casa che, però, non è mai stata colta sul fatto dalle forze dell’ordine. E’ questa la paradossale vicenda che tiene in scacco due palazzi a Zolino. Uno, quello dove abita la donna, «non vuol parlare ma vivono tutti nel terrore — spiegano i condomini del palazzo di fronte —. Noi però non ce la facciamo più. Da tre mesi quelli al pian terreno vivono sigillati in casa, soprattutto la notte, con le tapparelle abbassate del tutto. La nostra vicina tira acido muriatico ovunque e, soprattutto gli anziani, hanno paura di venire colpiti mentre dormono. Alcuni sono sotto ansiolitici per lo stress».

La donna, in passato seguita dall’Ausl, è stata sorpresa dai vicini in diversi episodi. «Un paio d’anni fa ci ritrovavamo i tergicristalli delle auto parcheggiate fuori rotti — racconta un condomino —. Pensavamo ad atti vandalici, poi l’abbiamo vista. Ci siamo accorti che, soprattutto di notte, si infilava nel tunnel dei garage sfregiandoli con l’acido, poi versava il liquido dentro l’ascensore e sulle tapparelle. Rompeva chiavi nelle serrature e scriveva frasi ingiuriose nei confronti di alcuni vicini sui muri».

Col tempo le cose sono anche peggiorate, soprattutto nei confronti di «chi osava dirle qualcosa. Era la volta che ti prendeva di mira». Durante un confronto con lei, una donna è finita al pronto soccorso con una contusione al torace e alla caviglia. «Bene che vada tira uova e barattoli dalla finestra — spiegano —. Una volta ha inondato la rampa dei garage di sapone per i piatti, roba che uno in moto cade di sicuro. Pianta chiodi su porte e portelloni, e ha già fatto scappare due famiglie romene che abitavano in affitto nella sua scala. Ci siamo ridotti a dover andare in assemblea chiedendo di installare un sistema di videosorveglianza, perché ormai spendiamo più in danni e pulizie. Chiediamo un aiuto alle forze dell’ordine. Abbiamo smesso di far giocare i bambini in cortile perché non sappiamo cosa può succedere, ma non possiamo vivere in ostaggio».

c. d.