Sequestrato l’asilo nido 'I Cuccioli' di via Montecatone

Provvedimento disposto dal gip. Mistero sui motivi. I titolari: «Nessun maltrattamento»

Asilo nido (foto generica)

Asilo nido (foto generica)

Imola, 8 ottobre 2016 – L’asilo nido ‘I Cuccioli’, in zona Piratello, è sotto sequestro. I sigilli in via Montecatone, sulle prime colline imolesi, in una moderna costruzione immersa nel verde, sono arrivati al culmine di una serie di indagini. Ma sul motivo che ha spinto il Gip a richiedere una misura cautelare tanto pesante per questa struttura privata non convenzionata con il Comune, riservata ai bimbi fino a tre anni e frequentata da una decina di piccoli, è ancora mistero. Non lo sanno con esattezza nemmeno i genitori, che mercoledì sera erano andati lì per una riunione di routine con lo staff del nido. E invece si sono ritrovati davanti, oltre alla titolare in lacrime, gli agenti della polizia giudiziaria impegnati a chiudere l’attività come disposto dal Tribunale di Bologna.

«I motivi che hanno portato al provvedimento di chiusura dell’asilo nido? Alcuni episodi volutamente esagerati da parte di persone che avevano i loro interessi in questa vicenda. E dal punto di vista amministrativo è tutto a posto». È la versione della direzione de ‘I Cuccioli’ in merito al sequestro preventivo dello spazio, in zona Piratello, disposto dal Gip del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura del capoluogo emiliano. La responsabilità, secondo i vertici dell’attività a conduzione pressoché familiare immersa nel verde delle prime colline imolesi, sarebbe quindi da attribuire – come del resto per la maggioranza dei genitori – ai dissidi tra la titolare della struttura e le sue ormai ex collaboratrici «che volevano aprire un nido per conto loro», assicurano da via Montecatone.

«C’è un’indagine in corso – ricordano poi dal nido, tecnicamente un ‘Piccolo gruppo educativo’ privato, così come viene identificato dal Comune nella lista degli spazi riservati ai più piccoli –. Nomineremo un avvocato nei prossimi giorni. Maltrattamenti? Non ce ne sono stati nel modo più assoluto. Si tratta di episodi contestati da parte di alcuni genitori supportati da alcune ex collaboratrici».