Addio Gianni Mita, gentiluomo che abbinava sport e cultura

Fu tra i fondatori dell’Andrea Costa

Gianni Mita (Foto Isolapress)

Gianni Mita (Foto Isolapress)

Imola (Bologna), 29 luglio 2015 - Uno dei fondatori dell’Andrea Costa, per anni delegato imolese dell’Accademia Italiana della cucina, titolare del negozio Olga Boutique in pieno centro: questo è stato Gianni Mita, scomparso ieri all’età di 74 anni. Un volto noto a tanti imolesi per le sue passioni: dalla pallacanestro alla musica (ereditata dal padre, meccanico di biciclette e tra gli artefici del trio Mita, che suonava a Imola e dintorni tra gli anni ’60 e ’80) fino all’arte culinaria, grazie al ruolo di delegato imolese dell’Accademia italiana della cucina. Tutte vissute con la gentilezza che ha lo ha sempre contraddistinto e che resta impressa nel ricordo di quanti lo hanno conosciuto. Il nome di Gianni Mita resta legato alla fondazione dell’Andrea Costa Imola Basket, avvenuta nel 1967 assieme ad Andrea Bandini, Rino Ramenghi e Franco Marabini.

Lo ricorda Gianni Zappi, attuale dirigente del club imolese che allora si divideva tra il campo e la panchina: «Ha rappresentato il trait d’union tra noi che giocavamo a basket al circolo Silvio Pellico, oratorio di San Cassiano, e il partito socialista che voleva proporci la creazione di una polisportiva sotto il nome Andrea Costa, anche se effettivamente polisportiva non lo siamo mai stati perché ci fermammo solo al basket. Lui ci ha convinto a continuare a giocare, perché inizialmente giocava anche lui, e creare questa squadra. Con il tempo il suo impegno non è stato attivo come possono esserlo stati Ramenghi o Bandini, ma ha avuto il merito di essere stato l’ideatore. Negli anni è rimasto un bel rapporto: quando lo incrociavo in centro scambiavamo sempre due chiacchiere».

Il ricordo di Gian Piero Domenicali, attuale amministratore della società imolese, va oltre la pallacanestro: «Sul finire degli anni ’80, quando io ero segretario del Partito socialista a Imola, lui rappresentava un gruppetto di commercianti. È sempre stato una persona seria, allegro e mai arrabbiato; spesso mi fermavo al suo negozio e si parlava dei problemi politici e della pallacanestro. Ricordo che ha sempre seguito l’Andrea Costa finché abbiamo giocato a Imola, per poi diradare la sua presenza quando siamo traslocati a Faenza e conosceva alcuni dei nostri soci. Da parte di tutto il mondo Andrea Costa vanno le nostre condoglianze alla famiglia». I funerali di Gianni Mita, che lascia la moglie Lidia, avranno luogo venerdì con partenza dalla camera mortuaria dell’ospedale vecchio alle 9:15 per la chiesa di San Domenico, dove sarà celebrata la S. Messa. Quindi la sepoltura al cimitero del Piratello.