Halloween, parroco imolese scrive agli zombie: “Satana regna nella vostra anima“

La lettera è pubblicata sul sito della parrocchia di Montecatone a Imola. L'anatema di don Fabio Arlati (leggi la lettera)

Zombie ad Halloween

Zombie ad Halloween

Imola, 31 ottobre 2014 - QUELLI CHE festeggiano Halloween? Degli «zombie» la cui «ignoranza crassa» sulla vigilia di Ognissanti «evidenzia il desiderio non della luce, ma delle tenebre». È l'anatema di don Fabio Arlati, sacerdote di Montecatone responsabile del Gris diocesano e nemico giurato di zucche, mantelli e denti da vampiro. Al punto che questa sera, a Sesto Imolese, ripeterà l'ormai tradizionale Via Lucis' organizzata assieme alla parrocchia con l'adorazione eucaristica notturna. «Le tenebre vivono già in voi scrive don Arlati in una lettera aperta agli zombie' di cui sopra pubblicata su Facebook . Allora perché farvi una maschera? Uscite fuori al naturale! Andate ad evocare implicitamente o esplicitamente colui che già regna nel fondo della vostra anima agonizzante in tutti i luoghi nei quali c'è il brivido' della morte, del macabro e del violento».

E ancora: «Ovviamente tutto per scherzo', perché la vita per voi è un fuggire dalla vita, vivendone la parodia dissacrante. La morte è un tema su cui ridere profanando i cimiteri, la sofferenza un tema da prendere in giro con maschere truculente, l'esistenza del demonio un barzelletta da esorcizzare' vestendosi da demonio». INSOMMA, il sacerdote ci va giù pesante. In pratica, secondo lui, i fan dell'appuntamento con le tenebre sbagliano impostazione storica, dal momento che «nel vero Halloween ricorda don Arlati i celti prima e i cristiani poi facevano e fanno una comunione gioiosa con i propri defunti, accendendo una luce per favorirne il ritorno a casa, soprattutto con la preghiera, e non per fare un talismano protettivo con la zucca per allontanare i demoni».

Ecco allora la contro-programmazione messa a punto per questa sera: prima la festa intitolata All Saints' Party, organizzata dai ragazzi della parrocchia di Sesto Imolese, e poi la celebrazione di «alcuni martiri e confessori contemporanei della fede che storicamente sono l'alba del giorno di tutti i santi». Ci sarà un filmato di presentazione e poi, al buio, nelle vie della frazione, con le fiaccole accese al cero pasquale, spazio alla Via Lucis. Quest'anno le figure proposte sono sette: padre Franz van der Lugt, anziano gesuita olandese assassinato ad aprile in Siria; Anugrag Gemethi, detto Anmol, bambino indiano ucciso perché la sua famiglia si era convertita dal cristianesimo all'induismo; Kim Eun Jin, donna 31enne «confessore della fede» in Corea del Nord. E ancora: Maria Sarfraz, bambina di 11 anni pakistana, rapita e stuprata da uomini musulmani; padre Ragheed Ganni, un sacerdote caldeo iracheno trucidato nel 2007. Infine Oliver Dashe Doeme, vescovo nigeriano «confessore della fede» e Asia Bibi, donna pakistana di 41 anni condannata a morte per blasfemia e in carcere dal 2009.