Baccanale, giù il sipario di questa "Edizione super" e consegna del Garganello d'oro

Il bilancio dell’assessore Marchetti e il premio ad Alessandro Leo, presidente del Consorzio Libera Terra Mediterraneo

Da sinistra: Elisabetta Marchetti, Alessandro Leo e Massimo Montanari (Isolapress)

Da sinistra: Elisabetta Marchetti, Alessandro Leo e Massimo Montanari (Isolapress)

Imola, 28 novembre 2016 - Alcune decine di migliaia di presenze nelle ventitré giornate di manifestazione e molte persone provenienti da fuori Circondario, in aumento rispetto alle precedenti edizioni.

E’ un bilancio assolutamente positivo quello della 31esima edizione del Baccanale che traccia l’assessore alla Cultura Elisabetta Marchetti, secondo cui «il grande successo anche di questa edizione conferma che la manifestazione rappresenta una splendida vetrina per le eccellenze enogastronomiche e culturali del nostro territorio».

Il merito è diviso equamente fra «il tema, particolarmente versatile, che si è prestato a innumerevoli declinazioni, sia da parte dei 51 ristoratori del territorio che hanno aderito, sia sul versante dei vari appuntamenti, incontri e iniziative organizzate in queste tre settimane», e «la scelta di estendere per il secondo anno la manifestazione su tre settimane, (che) ha rappresentato un’ottima occasione per creare una giusta vetrina per le varie iniziative, molto apprezzata dai ristoratori e dal pubblico».

Molto apprezzate le novità, prime fra tutte il Caffè del Baccanale, la videoproiezione sulla facciata del Palazzo comunale e i mercati agricoli della domenica mattina: «Abbiamo voluto rafforzare l’attenzione al centro storico, portando iniziative anche nelle serate e durante la settimana», conclude l’assessore. «Una scelta fatta per rendere più vivo e attrattivo il centro storico che rinnoveremo, con altre modalità, anche durante il Natale».

Ultimo appuntamento di ieri è stata la consegna del ‘Garganello d’oro’ ad Alessandro Leo, presidente del Consorzio Libera Terra Mediterraneo. «Il ringraziamento è doveroso a chi ha pensato di voler assegnare questo premio a Libera Terra e porto i saluti di tutti i lavoratori e le lavoratrici, che sono impegnati ogni giorno nel lavoro di riutilizzo sociale dei terreni e dei beni liberati dalle mafie, in 1500 ettari del sud Italia. Le 9 cooperative del Consorzio lavorano in Sicilia, Campania, Puglia e Calabria, coltivando ogni giorno campi di grano, cereali, frutteti, leguminose e vigneti, tutto secondo i criteri dell’agricoltura biologica», racconta Alessandro Leo.

«I lavoratori si impegnano a testimoniare, attraverso la produzione del cibo, la possibilità del cambiamento, di un’economia più giusta, di maggiori spazi di diritti e democrazia, di giustizia in territori penetrati dalle mafie, dimostrando che è possibile combatterle con la concretezza del lavoro»