Addio a Sulsenti: «Un maestro per il Paese»

Si è spento il pioniere di Rinologia

Il professor Giorgio Sulsenti

Il professor Giorgio Sulsenti

Imola, 24 marzo 2015 - Luminare, pioniere, ma soprattutto uomo di corsia. A Imola Giorgio Sulsenti, 85 anni, ha scritto un pezzo di storia, fondando il reparto di Otorinolaringoiatria di Castel San Pietro che ha diretto come primario fino al suo pensionamento. Venerdì il professore si è spento in un letto proprio dell’ospedale di Imola, dove da qualche tempo era ricoverato, ma probabilmente verrà seppellito nella sua Sicilia. Originario di Modica (Ragusa), a Bologna si era laureato in Medicina nel 1956 e non aveva più lasciato la provincia, tanto da arrivare a scegliere di abitare a Dozza anche nell’ultimo periodo della sua vita.

A Castel San Pietro, nel 1982, fondò il reparto di Otorinolaringoiatria che diresse fino al 1999 quando andò in pensione, passando il testimone al suo ‘delfino’, il primario Ignazio Tasca. Prima di approdare a Imola, però, nel 1972 Sulsenti fondò la prima sezione di Rinologia in Italia nel reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Maggiore di Bologna.

Collaboratori e operatori dell’Ausl lo ricordano con affetto e stima, ma è nelle parole del dottor Tasca che il mito di Sulsenti torna a vivere. «Prima di essere il mio maestro, è stato un maestro di Rinologia per l’intera nazione – ricorda Tasca –. Fu il primo a introdurre in Italia e in Europa le tecniche funzionali della chirurgia del naso. Negli anni ha ricoperto diverse cariche tra le quali quella di presidente della Società europea di rinologia e nel 2000, a Washington, fu insignito dell’onorificenza riservata ai migliori cinque rinologi al mondo». Difficile dimenticare il contributo dato all’Ausl ma soprattutto a Castel San Pietro che lo volle celebrare nell’ultimo consiglio comunale del 1999.

«Fu la dimostrazione di come le capacità superano ogni ostacolo strutturale – continua –. Trasformò un ospedale di campagna in un grande ospedale. Era un medico rigido ed esigente sul campo, ma estremamente diverso nei momenti di relax». «Era un uomo dalla professionalità fortissima – ricorda l’ex sindaco Graziano Prantoni –. Un uomo che nella vita aveva vinto tante battaglie e aveva a cuore la sua struttura e il suo staff anche se la sua energia a volte poteva essere scambiata per un’irruenza eccessiva».