"Treni ridotti per il no della Regione"

La Provincia interviene sul taglio delle corse in stazione. I convogli della frazione Varignana passeranno da 39 a 25

Un treno

Un treno

Castel San Pietro (Imola), 22 luglio 2014 - Solo un’ipotesi attualmente allo studio. Così la Provincia interviene sul caso treni sollevato dall’amministrazione comunale castellana. La settimana scorsa Rfi aveva inviato al Comune una comunicazione nella quale informava l’ente della soppressione di diverse corse di treni alla stazione di Varignana, ad Osteria Grande. Da 39 fermate giornaliere Varignana passerà a 25, mentre quei 14 convogli fermeranno nella nuova stazione di Bologna San Vitale. Il sindaco Fausto Tinti e l’assessore Tomas Cenni avevano preso una netta posizione di contrasto al progetto e ieri è intervenuto sul caso anche il vicepresidente della Provincia, Giacomo Venturi.

Per Palazzo Malvezzi si tratta di un’ipotesi attualmente allo studio, proposta dalla Regione. Per Bologna San Vitale, la Provincia sostiene di aver chiesto alla Regione e a Trenitalia un livello di servizio che potesse essere pari alle altre stazioni della linea, senza che ciò incidesse sull’orario di Varignana. Ma la richiesta sarebbe stata respinta per i limiti della linea specificati da Trenitalia e Regione. Da qui l’idea di bilanciare e ridistribuire il servizio tra la nuova stazione di Bologna San Vitale e quella di Varignana.

«La Provincia e le altre istituzioni in questi anni hanno contribuito allo sviluppo del Servizio ferroviario metropolitano in modo costante e coerente con gli impegni presi — dice Venturi —. Vogliamo ribadire che continueremo a svolgere questo impegno fino alla piena realizzazione del progetto, affinché presto si attui quanto previsto negli accordi, in relazione in particolare a servizi cadenzati a 30 minuti su tutte le stazioni, senza distinzione di situazioni. E proprio poiché riteniamo necessario un confronto con il Comune e la comunità, appena ricevuta la comunicazione della Regione, abbiamo convocato una riunione del Comitato nodo ferroviario di Bologna, a cui è stato invitato anche il Comune di Castel San Pietro, entro luglio».