Alunna aggredita, caos a scuola: i compagni disertano la lezione

Tolentino, la preside: «L’insegnante era già stata segnalata»

Alunni (Foto archivio Germogli)

Alunni (Foto archivio Germogli)

Macerata, 30 marzo 2015 - Era già stato preso un provvedimento disciplinare a gennaio contro la professoressa che ha tirato un banco all’alunna 12enne durante l’ora di lezione, in una scuola media di Tolentino. A molti genitori il suo comportamento non piaceva, tanto da richiedere un’assemblea convocando la dirigente scolastica. «L’alzare la voce troppo spesso, con un tono altissimo, ripetere gli stessi compiti più volte, fare correzioni assurde e dare strani voti erano le accuse mosse da madri e padri da me verbalizzate – spiega la preside, di cui omettiamo il nome per tutelare la ragazzina – . Lamentele che denunciavano un comportamento poco corretto e che a gennaio mi avevano spinto a richiamare l’insegnante con un provvedimento di censura». La censura equivale a una dichiarazione di biasimo scritta e motivata, inflitta in conseguenza di mancanze non gravi inerenti ai doveri d’ufficio. «Lei aveva presentato la memoria difensiva – continua la dirigente – scusandosi e promettendo di cambiare atteggiamento. Le era stato contestato, ma non era mai arrivata ad un gesto così imprevedibile e improvviso come quello del 4 marzo».

Quel mercoledì  mattina infatti, alla seconda ora, l’insegnante - secondo quanto testimoniato dalla ragazzina aggredita sia alla mamma che alla preside - avrebbe preso i gomiti dell’alunna sbattendoli sul banco e poi glielo avrebbe scaraventato contro, fratturandole due costole e provocandole un ematoma interno al seno. Trenta i giorni di prognosi per la ragazza. «La studentessa si è solo abbassata sul banco – dice la preside –. La professoressa, con cui io ho già parlato, sostiene che l’alunna abbia riso. Niente vale a giustificare comunque una reazione simile. Che io reputo una cosa seria e molto grave, per cui ho denunciato il fatto alle autorità competenti e all’Ufficio scolastico regionale». Il massimo provvedimento che la scuola avrebbe potuto prendere infatti sarebbero stati dieci giorni di sospensione, per la dirigente non sufficienti per il gesto commesso. Per cui ora bisogna aspettare i tempi della pubblica amministrazione.

«Monitoriamo comunque giorno per giorno la situazione e quello che accade in aula», ha garantito. Sabato scorso la classe di seconda media in cui è avvenuto l’episodio, con l’autorizzazione dei genitori, ha deciso di disertare la sua lezione. L’insegnante è al corrente della denuncia presentata dalla mamma e delle misure prese dall’istituto. Continua ad andare a scuola in attesa del responso dell’Ufficio di Ancona. Non è di ruolo, quindi potrebbe rischiare l’interruzione della supplenza. Contro di lei potrebbero pesare lamentele e problemi registrati già lo scorso anno (alla guida dell’istituto c’era un’altra dirigente, ndr) e in altre scuole in cui aveva lavorato. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri della Compagnia di Tolentino ed è in corso un procedimento penale.