Maceratese, la cordata romana si ritira: "Grave clima intimidatorio"

Il duro j’accuse di Fantauzzi e Macaluso: ambiente ostile, politica avvelenata e informazioni gestionali oscure

Marco Fantauzzi, Luca Macaluso e l’avvocato  Angelo Massone (foto Pierpaolo Calavita)

Marco Fantauzzi, Luca Macaluso e l’avvocato Angelo Massone (foto Pierpaolo Calavita)

Macerata, 30 marzo 2017 – «Il grave clima intimidatorio creato ad arte non si sa da chi, forse dai soliti noti che non vogliono fare emergere la città di Macerata, almeno sul piano calcistico, è riuscito per il momento a fermare le intenzioni di due uomini coraggiosi che avevano in progetto l’acquisizione della società calcistica locale». Lo scrivono Marco Fantauzzi e Luca Macaluso, che «di fronte alla incessante tempesta denigratoria scatenata nei loro confronti e strumentalmente accompagnata da gesti palesemente intimidatori, che hanno sfiorato la violenza fisica, hanno deciso di gettare la spugna».

«La cordata romana – si legge nella nota – ha deciso di rinunciare per il momento all’acquisto della Maceratese. Una decisione sofferta e allo stesso tempo costretta. Da chi? Questa è una riflessione che giriamo volentieri ai cittadini della provincia marchigiana. Indagassero loro chi sono i veri artefici di questo fallimento».

E qui arriva il duro j’accuse dei due. «Fantauzzi e Macaluso hanno commesso un errore di valutazione: la buona fede calcistica e il sogno di costruire a Macerata quello che Ranieri ha fatto a Leicester». E invece «hanno trovato un ambiente ostile, un clima intimidatorio, una situazione gestionale sull’orlo del fallimento, una politica locale avvelenata, informazioni gestionali oscure, garanzie ridotte al lumicino e soprattutto tutti coloro che avrebbero dovuto essere terzi in questa vicenda, pienamente coinvolti al limite del paradosso».

E ancora. «Si è detto di tutto. Anche chi dovrebbe assumere un comportamento super partes ha definito i due pionieri come mafiosi – scrivono –. Addirittura si è sparato addosso a Macaluso dichiarando che rappresentasse la banca per la quale opera come attrice di questa operazione. Si è semplicemente presentato come manager di quella banca. Fantauzzi come un imprenditore da quattro soldi. Infatti Fantauzzi è partito con quattro soldi per diventare imprenditore conosciuto e stimato nella realtà romana. Non un addio ma un arrivederci al sogno di poter condurre una realtà provinciale a tentare di entrare tra le grandi del calcio o almeno di costruirne solide basi».