A Macerata un neonato su cinque è straniero

La fotografia dell’Istat: si diventa genitori in età sempre più avanzata

Un reparto di maternità (Newpress)

Un reparto di maternità (Newpress)

Macerata, 9 dicembre 2016 - Nel 2015 in provincia di Macerata sono venuti al mondo 2.544 bambini 475 dei quali stranieri (quasi uno su cinque); nel solo capoluogo i nati sono stati 336, 81 dei quali (uno su quattro) straniero.

È quanto rileva l’Istat nell’indagine iscritti all’anagrafe per nascita dalla quale emergono anche altri elementi che confermano alcune tendenze in atto da alcuni anni.

Uno riguarda il tipo di coppia: 1.849 sono i nati da padre e madre entrambi italiani, 167 quelli nati da padre italiano e madre straniera, 53 quelli nati da padre straniero e madre italiana, 475 quelli nati da padre e madre entrambi stranieri. I nati con almeno un genitore straniero, dunque, sono in tutto 695, il 27,3% del totale.

Italiani o stranieri che siano, però, l’età dei genitori al concepimento di un figlio sale, mediamente al 35,5 anni per il padre e a 31,6 anni per la madre. La maggior parte delle donne partorisce il primo figlio fra i 29 e i 32 anni, ma c’è anche chi diventa mamma oltre i 40, una soglia che viene superata sempre più spesso. Se, però, ci si riferisce alla sola donna al momento del parto, l’età media se italiana è di 32,6 anni, se straniera scende a 28,6 anni.

In questo contesto sempre più multietnico cresce il numero dei nati fuori dalla coppia coniugata. Sottolineato come ancora ci sia qualche caso di «ragazze madri» (cinque sono le neo mamme di età inferiore ai 18 anni), complessivamente le madri nubili sono ben 617 e i padri celibi 550, mentre i divorziati sono 56 (31 casi per le madri e 25 per i padri). Uno spaccato su una famiglia in cui la tradizione tiene duro visto che, comunque, la stragrande maggioranza dei nuovi nati sono figli di coppie coniugate. Ma i casi di convivenze nel corso delle quali nascono comunque dei figli, sono in forte aumento. Il saldo naturale, la differenza tra nati e morti, resta largamente negativo, con conseguente invecchiamento della popolazione, anche perché meno compensato – rispetto a qualche anno fa – dall’arrivo degli immigrati (in calo): nel 2015, in provincia, rispetto a 2.544 nati i morti sono stati 3.937, con un saldo negativo di meno 1.393 unità.

«SÌ, anche a Macerata le donne diventano mamme sempre più tardi, attorno ai 32 anni, in linea con quanto sta accadendo a livello nazionale», sottolinea Mauro Pelagalli, primario di Ginecologia all’ospedale di Macerata, centro di secondo livello, punto di riferimento dell’Area Vasta 3 e dell’intera Regione.

In questo trend ci sono casi di donne che hanno avuto il primo parto in età ancor più matura?

«Nel corso del 2016 qui all’ospedale di Macerata hanno partorito, tra le altre una donna di 46, una di 48 e una di 51 anni. Naturalmente sono tutti parti impegnativi, che richiedono una equipe molto complessa. Ma tutto è sempre andato per il verso giusto. Queste tre donne stanno bene, come pure i loro figli. Si tratta di una richiesta di fertilità che arriva tardi magari in rapporto alla carriera, o alla scelta di avere un compagno più tardi rispetto a quanto normalmente avviene, o altro. Lo spirito delle mamme, però, al di là dell’età, è sempre lo stesso».

Vuol dire che non conta l’età nel diventare mamma?

«Ci sono fattori oggettivi, che sono quelli biologici, dai quali ovviamente non si può prescindere. Ma, detto questo, credo che l’età giusta per diventare mamma, se così si può dire, sia quella che una donna sente nella sua consapevolezza. Per questo non mi piace entrare sulla polemica delle cosiddette mamme-nonne».

È vero che le coppie straniere sono più prolifiche di quelle italiane?

«In generale ancora sì, ma anche queste, ormai, si sono stabilizzate attorno a un massimo di tre figli. Sono rari, ormai, i casi di mamme con sei-sette figli. Credo che questo dimostri anche come, dopo qualche tempo, diciamo almeno una generazione, il sistema sociale in cui ci si inserisce svolga un’azione di condizionamento».

Tra quelli del 2016 ci sono stati parti plurigemellari?

«L’anno scorso c’è stata una donna straniera che ha messo al mondo quattro gemellini, quest’anno abbiamo avuto solo gemelli in numero di due. I parti plurigemellari erano più frequenti in passato, a mio avviso perché non sempre c’era una perfetta applicazione delle tecniche di fertilità. Ora, però sono molto più rari».