Macerata, ragazzo accoltellato vicino allo Sferisterio. L'aggressore si costituisce

Un 33enne aggredito alle spalle in viale Pantaleoni

I carabinieri

I carabinieri

Macerata, 9 dicembre 2017 - Una coltellata che gli sfiora la milza, il sangue, la corsa in ospedale. Poi la caccia all'uomo e il presunto aggressore che, dopo una giornata passata a nascondersi, si presenta in caserma dai carabinieri. Sarebbe un 27enne egiziano, da anni in città, l'aggressore di Daniele Elia, 33 anni, pizzaiolo maceratese. Il giovane è stato ferito intorno alle 4.30, nella notte tra giovedì e ieri, in viale Diomede Pantaleoni, a due passi dallo Sferisterio: sarebbe stato accoltellato di schiena, per cause ancora da chiarire del tutto. L’aggressore era stato identificato poche ore dopo i fatti ma si era reso irreperibile. Braccato dai carabinieri, in serata si è presentato dai militari stessi, scortato dal suo avvocato. Gli inquirenti sono risaliti all’identità dell’aggressore attraverso le testimonianze, che comunque è stato molto difficile reperire. Non ci sono riprese di telecamere in zona da cui poter attingere qualche elemento in più.

Secondo le prime ricostruzioni, l’egiziano non era solo quando ha ferito Elia: sul posto erano presenti più persone, tra cui una ragazza. Sul luogo dell’aggressione, una grossa pozza di sangue a terra, e schizzi su una Smart parcheggiata sul marciapiede. Ieri, in tarda mattinata, la chiazza si vedeva ancora molto bene, nonostante il Comune avesse ripulito quel tratto. Ieri mattina i carabinieri hanno passato al setaccio i dintorni del luogo dell’aggressione alla ricerca dell’arma usata per sferrare la coltellata, che però al momento non è stata trovata. L’ipotesi è che l’aggressore possa essersene disfatto in un secondo momento. Elia aveva trascorso la serata in alcuni locali ed è stato aggredito dopo essere uscito dal Terminal. La lite sarebbe scoppiata nelle vicinanze del locale, per una parola di troppo detta nei confronti di una ragazza: un apprezzamento, non gradito, che avrebbe acceso gli animi. Poi, la lite verbale sarebbe degenerata nel sangue qualche centinaio di metri più in là.  Il 33enne è stato operato all’ospedale di Macerata, e non sarebbe in pericolo di vita. Deve però rimanere in osservazione. La milza è stata infatti sfiorata, ma non toccata. Ieri pomeriggio i carabinieri hanno interrogato Elia, per cercare di ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto. I militari hanno aspettato infatti che la vittima fosse al sicuro, a livello sanitario, prima di rivolgergli qualche domanda. Elia era stato vittima, due anni fa, di un incidente allo stadio Helvia Recina, quando un petardo era esploso, facendogli perdere tre dita della mano destra.  Quanto al presunto aggressore, è a piede libero: sarà la magistratura a decidere per quale ipotesi di reato perseguire il ragazzo.