Ricevitorie raggirate, ex poliziotto nei guai

Via al processo, l’accusa: faceva ricaricare la carta PostePay e fuggiva

Il processo è a Macerata

Il processo è a Macerata

Macerata, 23 febbraio 2017 – Si sarebbe fatto accreditare somme consistenti sulla carta PostePay poi, fingendo di aver dimenticato il contante in auto, usciva dalle ricevitorie per non tornare più. Di questo, e di alcuni furti avvenuti a Macerata e nei dintorni, è accusato un ex poliziotto maceratese, già anni fa condannato per alcune rapine agli uffici postali fatte – disse poi lui – perché indebitato a causa di una dipendenza patologica dal gioco d’azzardo. Ieri per lui era prevista l’udienza preliminare, che però è slittata a ottobre per via del terremoto.

I fatti sarebbero avvenuti tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Il primo furto è dell’11 dicembre, quando un uomo entrò al ristorante «La fabbrica del gusto» di Montecosaro e, approfittando di un momento di distrazione del titolare, si portò via il cassetto del registratore di cassa con 1.500 euro. Il 22 dicembre sparirono 700 euro dalla cassa della pasticceria Cremisi a Tolentino. Ci sono poi una serie di denunce da parte di bar e tabaccherie. Il 14 dicembre uno sconosciuto andò alla tabaccheria Carradori di Tolentino, si fece accreditare 720 euro sulla PostePay ma poi, al momento di pagare, ne avrebbe lasciati solo 20. Il giorno dopo, la stessa cosa sarebbe successa alla tabaccheria Eleonori sempre a Tolentino, con 500 euro, al bar dell’Angolo, con 300 euro. A gennaio sette tabaccherie ed edicole maceratesi avrebbero fatto ricariche per oltre mille euro. Ad aprile la stessa cosa sarebbe avvenuta a Pollenza, poi a Urbisaglia e infine a Treia, per altri 900 euro.

Ogni volta, l’uomo avrebbe finto di aver dimenticato il contante e sarebbe uscito assicurando di tornare a saldare il conto; ma non lo avrebbe mai fatto. Il sistema di accredito di Poste Pay però non consente di annullare l’operazione, così i tabaccai si sarebbero trovati con il cerino in mano. In un caso, tra l’altro, lo sconosciuto avrebbe detto anche di aver smarrito la patente, che invece aveva lasciato come pegno a una tabaccaia di Tolentino che, così, accusandola così indirettamente di furto; per questo è accusato anche di calunnia.

Dopo la serie di denunce, di questi episodi è stato accusato l’ex poliziotto maceratese, oggi residente a Tolentino. Ieri però a Macerata il suo processo è stato rinviato, come richiesto dall’avvocato difensore Giancarlo Nascimbeni. Tra le vittime alcune, difese dall’avvocato Francesca Bacci, si costituiranno parti civili.