Terremoto, oltre duecento sfollati in provincia

Il bilancio dei danni dopo una giornata di sopralluoghi

La cucina da campo a Castelsantangelo sul Nera (foto Calavita)

La cucina da campo a Castelsantangelo sul Nera (foto Calavita)

Macerata, 24 agosto 2016 - Due violente scosse hanno terrorizzato i residenti della provincia, facendoli fuggire dalle case e riportando loro alla mente gli angoscianti ricordi del sisma del 1997. La prima scossa è stata alle 3.36, la seconda alle 4.33. Ma fino alle 15 di ieri l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato in tutto oltre 200 repliche, di cui oltre 70 di magnitudo compresa tra 4 e 5. Un movimento costante che ha causato notevoli danni soprattutto nell’entroterra. Al momento nel Maceratese risultano oltre 200 persone rimaste senza casa. Sono state circa 400 le richieste di auto arrivate ai vigili del fuoco e l’elenco dei danni, ancora provvisorio, è impressionante. Ovunque si segnalano cornicioni caduti e pezzi di intonaco staccati.

A Castelsantangelo sul Nera è stato necessario trasferire 25 ospiti della casa di riposo, divenuta inagibile. In serata si è cominciato ad allestire una tendopoli con cucina da campo. Particolarmente colpita Ussita, dove è andato in pezzi il cimitero monumentale e dove il municipio è stato dichiarato inagibile. Molti danni hanno riportato alcune abitazioni private. Sia a Ussita che a Visso è stato necessario vietare il consumo dell’acqua: le scosse hanno mosso la falda, e l’acqua era divenuta torbida. Con il passare delle ore però la situazione è migliorata. Sempre a Visso sono stati segnalati parecchi danni alle abitazioni, con un caso critico: un edificio a borgo Sant’Antonio a ridosso della strada provinciale 209, che immette nella Valnerina, ha riportato serie lesioni che lo hanno reso inagibile. Vigili del fuoco e tecnici della Provincia hanno dovuto valutare se chiudere la strada, e di fatto bloccare l’accesso a Norcia. Alla fine si è deciso di transennare la casa, per consentire la circolazione a senso alternato e rinviare a oggi l’intervento di messa in sicurezza.

A Mogliano è stato necessario spostare in un’altra ala dell’edificio gli ospiti della casa di riposo: una parete è rimasta lesionata. A Pievebovigliana si segnalano danni alle case, e massi caduti sulla provinciale per Fiastra. Municipio lesionato a Fiastra. A Penna San Giovanni ha ceduto la facciata della chiesa di Pilotti, e molte abitazioni sono danneggiate soprattutto nelle frazioni. Inoltre si è dovuta trovare una diversa collocazione a 25 giovani richiedenti asilo, ospitati dalla Perigeo alle ex Saline, divenute inagibili. A Sarnano è stato necessario evacuare un centro per disabili con otto ospiti; tre abitazioni lesionate nelle frazioni. In tutto sono tra le 20 e le 30 le persone che hanno dovuto lasciare casa. A Colmurano un edificio è crollato in centro; risultano sette persone sfollate. Tre edifici crollati a Gualdo; in tutto ci sono una trentina di persone senza abitazione. A Pollenza 16 persone sono senza casa. Molti danni a Sant’Angelo in Pontano, agli edifici pubblici e alle case private. Quattro edifici crollati a San Ginesio, dove in 30 dovranno trovarsi un nuovo alloggio; annullati tutti i festeggiamenti previsti per la festa del patrono.

A Pievebovigliana sei case lesionate, con la necessità di evacuare i residenti. Nove gli sfollati a Bolognola. Un crollo anche in centro a Monte San Giusto, dove una famiglia è sfollata. A Treia numerosi i danni alle case; senza alloggio sono rimasti circa 60 cittadini, che per ora il Comune ha sistemato in un albergo. Venti invece sono senza casa a Ripe San Ginesio. A Montelupone è scattato lo sgombero di tre famiglie, e sei abitazioni sono state dichiarate inagibili. Interrotte le vie Borgianelli, XX Settembre e Andreotto e Perchiodo. Inagibili la pinacoteca e parte del municipio. In segno di solidarietà alle vittime del sisma, è stata annullata la mostra mercato Apimarche.

A Camerino evacuato in via precauzionale un palazzo del centro. Annullata la finale regionale di Miss Italia prevista per stasera, e anche l’iniziativa in programma domani ai Musei Civici. A Tolentino in via precauzionale sono stati chiusi i musei. Inagibile un condominio in viale Trento e Trieste, e parzialmente inagibili alcuni edifici nelle vie dell’Aquila, Stretta, Matteotti e contrada Sant’Angelo. Crollato un laboratorio per la lavorazione del miele in via Pertini. Danni anche alla parte superiore della ciminiera della ex fornace Massi. Crollo anche in piazza Mauruzi: si sono verificati distacchi importanti dalla Collegiata di San Francesco con conseguente chiusura della strada tra piazza della Libertà e piazza Mauruzi. Danneggiata la merlatura del Castello della Rancia, chiuso in via precauzionale: il sisma ha imposto anche il rinvio di Popsophia in programma da oggi, anche in segno di solidarietà. Per l’aggravarsi della lesione della ex chiesa della Pace, la polizia locale ha chiuso via Nazionale.

A Recanati crollata una parte di muro esterno di un edificio che si affaccia su piazza Leopardi, per il quale è stata disposta la messa in sicurezza. Super lavoro dalla notte e per tutta la giornata di ieri per i tecnici della Provincia, dei Comuni, per i vigili del fuoco (impegnati con una sessantina di uomini nelle zone più colpite) e i gruppi della protezione civile. A San Severino si registrano il crollo del davanzale di un antico palazzo in via Massarelli, in centro storico, e varie crepe, nonché il crollo di una parte di capanno adibito a rimessa in località Agello. A Matelica i sopralluoghi su tutti gli edifici pubblici e di interesse pubblico hanno escluso danni. Nella campagna di Apiro è crollata una casa rurale da tempo in abbandono.