Terremoto, case crollate e famiglie evacuate. Ecco la mappa dei danni in provincia

Il bilancio dopo i primi sopralluoghi dei vigili del fuoco: cornicioni pericolanti a Macerata, Municipio inagibile a Montelupone e Ussita. Evacuate case di riposo - Il conto corrente per aiutare le vittime

Danni anche alla chiesa di San Giovanni a Macerata

Danni anche alla chiesa di San Giovanni a Macerata

Macerata, 24 agosto 2016 - Muri e tetti crollati, famiglie evacuate, abitazioni inagibili, chiese lesionate. A meno di dieci ore dal terremoto che ha sconvolto il centro Italia, ecco il primo bilancio dei danni in provincia di Macerata, arrivato sul tavolo della Sala operativa integrata. Dalle prime ricognizioni dei vigili del fuoco si evidenzia che a Macerata sono crollati vari cornicioni in diversi punti della città (problemi anche alla chiesa di San Giovanni, che è stata transennata), mentre a Monte San Giusto ci sono evidenti crepe interne in due palazzine ed è crollato un tetto nel centro storico. È crollata una casa anche ad Apiro, ma per fortuna si tratta di un’abitazione disabitata. Problemi alla casa di riposo di Mogliano che presenta evidenti, ma al momento non è stata evacuata.

Problemi agli edifici religiosi di Treia con lesioni sulle facciate esterne della cattedrale e della chiesa dei Frati Minori. Case lesionate anche a Pollenza e a Caldarola dove sono rimaste danneggiate due abitazioni in via Villa d’Aria. Diversi i danni a Tolentino: oltre alle lesioni del camino dell’ex fornace Massi, si registrano sette abitazioni danneggiate: lesioni anche al cornicione del Municipio e alla chiesa di San Francesco, mentre è crollata una porzione del soffitto della chiesa dei Cappuccini. A Penna San Giovanni dodici abitazioni nelle contrade Colle San Lorenzo, Magli e Saline sono danneggiate. A Montelupone il Comune è inagibile e la ditta Astra Argenti lesionata.

A Monte San Martino un’abitazione disabitata è crollata in contrada Santo Stefano. Sarnano conta tre abitazioni lesionate nelle contrade Piobbico, Giamperetto e Stinco; è crollata una casa disabitata in contrada Schito, mentre ci sono importanti lesioni alle strutture del centro diurno residenziale, al momento evacuato. Due case, fortunatamente disabitate, sono crollate a Gualdo in contrada Zazza. Grave la situazione a San Ginesio: i vigili del fuoco hanno riscontrato lesioni in tutte le chiese, rese inagibili; crepe in due abitazioni e crollata di una casa disabitata.

A Sant’Angelo in Pontano ci sono lesioni al monastero delle suore di Santa Maria delle Rose, mentre a Loro Piceno sono lesionate la merlatura della torre Rocca San Filippo e la chiesa Collegiata di Sant’Angelo. Tra le situazioni più critiche c’è quella di Castelsantangelo sul Nera, con serie lesioni alla casa di riposo, al momento evacuata, e il crollo di alcune casa disabitate nelle frazioni Gualdo e Spina di Gualdo. A Fiastra è crollata parte di un’abitazione, mentre è lesionata la chiesa parrocchiale di San Lorenzo in Colpolina, oltre a diversi edifici pubblici e abitazioni del centro. Una parete del monastero di Santa Chiara è crollata a Camerino. Tra i centri più danneggiati c’è Ussita dove il palazzo comunale è stato dichiarato inagibile, mentre si registrano lesioni alla struttura religiosa Arsini. A Pievebovigliana sono state evacuate sei case nella frazione Frontillo di Sopra.

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