Terremoto, Daje Marche da urlo. "75mila euro in una settimana"

Viaggio nella bottega che dal cuore del sisma sta aiutando il territorio a rialzarsi grazie all'ecommerce

Paolo Isabettini nel quartier generale di Daje Marche a Tolentino

Paolo Isabettini nel quartier generale di Daje Marche a Tolentino

Tolentino (Macerata), 3 dicembre 2016 - Settantacinquemila euro in una settimana. Centinaia, ormai migliaia di persone, conquistate dalla spinta di un progetto, un sito e-commerce che darà un sapore marchigiano al Natale degli italiani. Al grido di: Daje Marche! Un logo di successo inventato da un gruppo di giovani creativi a Tolentino, nel cuore della regione terremotata. Il quartier generale nel centro storico – zona rossa riaperta da poco – è invaso dai pacchi in partenza, ordini da ogni parte d’Italia, soprattutto dal nord (video).

Sui cartoni il logo studiato dai ragazzi, l’onda sismica che diventa battito del cuore. Quel marchio è ormai una parola d’ordine. Lo vedi scritto sui negozi, basta chiedere per strada e tutti sanno. Un progetto che si traduce così: ripartire meglio di prima.  Olio, pasta, sughi, dolci, vini e tanta frenesia. Architetti, grafici, esperti di marketing. Sepolti qui, notte e giorno, «voglio rivedere la mamma», ride qualcuno. Un salto nel futuro, da costruire insieme. Perché Daje Marche ha messo in rete per la prima volta tanti commercianti che finora non avevano mai colto quell’opportunità.

«Ragazzi, settantacinquemila euro di venduto...», quasi non ci crede mentre verifica i conti on line Paolo Isabettini, architetto, mente – e braccio operativo – del progetto. Vulcanico. E’ già lì a pensare come dare un futuro – e magari posti di lavoro – a quest’idea. Lavori in corso: c’è il progetto del Capodanno Daje Marche, «una cosa in grande, tutte le associazioni insieme alla fiera, vedremo». Nel frattempo partirà un blog di ricette marchigiane. Per raccontare una regione splendida, non così valorizzata.