Terremoto, molti sfollati saranno 'sfrattati'

Parecchi hotel e camping non li terranno. Mercoledì la protesta

Sfollati all'hotel Medusa di Porto Recanati

Sfollati all'hotel Medusa di Porto Recanati

Macerata, 18 febbraio 2017 - «Il criterio di priorità è fare in modo che le persone sfollate non si debbano spostare». Così l’assessore della Regione Marche Moreno Pieroni dopo la riunione di ieri ad Ancona con le associazioni di categoria per capire come risolvere il problema dei posti dei terremotati in alberghi e camping della costa, ora che l’estate si avvicina portandosi dietro i turisti.

Gli imprenditori hanno bisogno di spazi liberi per i clienti: tanto più che dalla Regione non hanno garanzie sui tempi di permanenza degli ospiti, né sull’ammontare del rimborso. È stato infatti proposto alla Regione di aumentare il contributo per ogni sfollato da 40 a 50 euro lordi. Se ne sta discutendo.

«La capacità ricettiva per il fabbisogno dei posti letto è ampiamente garantita – dicono dalla Regione – senza dover spostare le persone. Si parla di posti letto in più rispetto all’attuale situazione degli alloggi. Una disponibilità che si basa sulle risposte al questionario inviato dalla Regione alle 300 strutture interessate, a cui hanno risposto in 188 per un totale di 6.495 posti letto. Gli alloggiati in hotel e altre strutture sono 5.305 a oggi». Le affermazioni e i numeri dati dalla Regione, però, non coincidono con quanto si sta decidendo nelle strutture della costa. Ci sono albergatori che non hanno rinnovato la disponibilità oltre il mese di aprile, e altri che, se l’hanno fatto, contano di mandar via gli sfollati a maggio, massimo a giugno. Sono poche le strutture che invece li terranno fino a dicembre.

Solo per citare due dei camping che contano un maggior numero di ospiti, circa 140 persone dovranno lasciare il Medusa a Porto Recanati il 30 aprile e all’Holiday a Porto Sant’Elpidio in 300 se ne devono andare il 20 maggio, i restanti 200 ospiti a fine giugno. Lunedì in Regione ci sarà un altro incontro con associazioni e Protezione civile.

E gli sfollati non ci stanno: per mercoledì è in programma una manifestazione davanti alla Regione. Dopo i ritardi delle casette, adesso anche lo spostamento forzato dalle strutture dove si stavano ambientando. In un clima di tensione, la questione degli alberghi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sarà una protesta anche «per chiedere interventi rapidi e una burocrazia non distruttiva».