Macerata, 900 chili di droga in spiaggia, presi 4 albanesi

L'operazione dei carabinieri dopo il maxi ritrovamento a Porto Recanati

Il gommone d’altura e la droga in spiaggia

Il gommone d’altura e la droga in spiaggia

Macerata, 15 febbraio 2018 - Sono quattro albanesi - secondo le indagini dei carabinieri - i responsabili del maxi import di droga che venne alla luce il 29 giugno scorso con il sequestro di quasi una tonnellata di marijuana (900 chili, per la precisione) avvenuto sulla spiaggia di Porto Recanati.

I quattro sono accusati, a vario titolo, di una lunga serie di reati connessi al traffico di droga che proveniva, appunto, dall'Albania. In quella occasione, il mare grosso aveva costretto gli scafisti ad abbaondonare il grosso gommone da altura (lungo una decina di metri ed equipaggiato con motori molto potenti) assieme al prezioso carico. 

I quattro soggetti di origine albanese, K.R. 34enne,F.P. 49enne,G.E. 30enne e H.K. 26enne (tutti regolari sul territorio nazionale), sono stati tratti in arresto dai carabinieri del Reparto Operativo di Macerata e della Stazione di Porto Recanati. 

I militari di Porto Recanati, dopo essere riusciti a risalire ai giorni in cui erano state vendute le taniche – precisamente il 26 e il 28 giugno 2017 – avevano visionato le riprese di video sorveglianza, interne ed esterne del negozio estrapolando le immagini dei soggetti che si erano recati in negozio per acquistare le taniche di plastica, identificati successivamente.

Dopo un lavoro certosino e articolato si è analizzato tutto il traffico di dati sulle celle di copertura di tutte le zone di interesse, dalla spiaggia di Porto Recanati, ai negozi di Senigallia, per poi passare ai tabulati telefonici relativi alle utenze in uso a quest’ultimo e alla sua cerchia di amici stretti.

L’esame dei notevoli dati acquisiti consentiva di ricostruire tutti i movimenti effettuati dai soggetti coinvolti, accertando in ordine cronologico che: un primo sopralluogo presso la spiaggia di Porto Recanati – meta poi scelta per lo sbarco dello stupefacente – è stato effettuato nel tardo pomeriggio/sera del 23 giugno 2017 e, a seguire, una ricognizione anche a Civitanova Marche, nei pressi della foce del fiume Chienti;

Nelle prime ore del 29 giugno 2017, giorno del rinvenimento, venivano registrati gli esatti movimenti degli indagati che si recavano a Porto Recanati giungendo verso le 2  fino alle 4,30 circa nei pressi della nota pineta. E da qui poi tutti gli spostamenti in dettaglio fino alle ore 7.15. Sono emersi inoltre contatti telefonici tra gli indagati.

Lo stupefacente era destinato a varie piazze e avrebbero fruttato un valore al dettaglio di oltre 5 milioni di euro. Le operazioni di localizzazione degli stessi si concludevano nella mattinata odierna, dopo averli rintracciati presso i rispettivi domicili. Tre degli arrestati sono stati portati alle competenti case circondariali e l’altro sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.