Mille battaglie contro l’inceneritore, addio ad Antonio Gismondi

Era stato presidente dell’associazione Nuova Salvambiente

Antonio Gismondi

Antonio Gismondi

Macerata, 3 maggio 2016 - È morto Antonio Gismondi, presidente dell’associazione Nuova Salvambiente di Sforzacosta. Per anni si era battuto contro l’inceneritore del Cosmari e per salvaguardare l’aria e l’ambiente della zona.

Questo il messaggio di cordoglio dell’associazione Nuova Salvambiente:

«A volte nella vita capita di incontrare delle persone apparentemente semplici, ma che invece riescono a darti qualcosa di incredibile, a trasmetterti valori importanti, ed essere da esempio: una di queste persone è stato Antonio Gismondi. Lo ricordiamo per quello che era: una persona dotata di un grande senso civico ma soprattutto morale. Si esponeva in prima persona per gli altri, senza mai chiedere di farlo al posto suo ma con molta umiltà domandava agli altri se condividevano il suo pensiero, perché sentiva il bisogno di dare credito al pensiero di tutti senza mai imporre il suo.

«Era una persona che vedeva l’esigenza del cambiamento, guidata dalla passione di chi vuole sforzarsi di fare la cosa giusta. Questa sua passione era guidata dalla visione di un futuro migliore. Per lui “l’attivismo” e “il pensare al bene comune” erano naturali, più naturali che per altri. Alcune persone arrivano a concepire certe passioni solo dopo esperienze particolari e personali e dopo aver capito che qualcosa a cui si tiene profondamente necessita di un cambiamento. Durante la sua vita è riuscito, senza pretenderlo, a riunire insieme le persone in associazioni di volontariato come Salvambiente e Nuova Salvambiente, ottenendo negli anni dei risultati importanti che ha condiviso con tutti e che forse neanche immaginava, facendoci capire che un cittadino può valere più di quanto creda.

«In tutto questo si può leggere il suo grande senso di cittadinanza, il suo grande senso civico, l’agire improntato alla ricerca della altrui felicità, una felicità condivisa. Antonio era una di quelle persone autentiche e vere che raramente si incontrano nella vita. Si esponeva in prima persona con coraggio ed abnegazione senza mai risparmiarsi ed è un grande vuoto quello che lascia. La nostra motivazione più grande era lui, un’ispirazione per chi lo conosceva, a prescindere dall’età, dai propri mezzi e dalla propria storia. Fonte della nostra passione civile, ma soprattutto umana e morale. Ciao Antonio».