Eppur si muove

Roberto Fiaccarini

Roberto Fiaccarini

Macerata, 19 ottobre 2014 - Dieci anni per arrivare al punto di svolta sulle piscine, due anni per mettere mano ai Cancelli arrugginiti di piazza Annessione. Macerata va avanti con la sua elefantiaca e proverbiale lentezza. Eppur si muove. Di anni per le piscine, se tutto andrà bene, ce ne vorranno altri due per i lavori, quindi saranno in totale almeno dodici dal 2004, quando Comune e Università firmarono l’accordo di programma. 

Un tempo biblico che in un mondo normale basta e avanza per mettere in piedi un villaggio olimpico. E quindi, oggi, è assolutamente legittimo un po’ di scetticismo, perché gli annunci e le promesse hanno indotto molti alla conclusione che finché non si vede non si crede. Detto questo, una volta tanto cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno. La città provi, cioè, a uscire dal duello politico che trasforma tutto in battaglia: non saranno (se davvero vedranno la luce) le piscine di casa Carancini, ma le piscine di Macerata attese da un decennio. Forse è la volta buona.

Gli scettici, dicevamo, si possono comprendere, i gufi invece no. E invece ce ne sono tanti, e in molti si annidano proprio nel Pd, preso dalla corsa verso le primarie e dalla voglia matta di archiviare al più presto l’attuale sindaco. E l’interesse generale finisce per perdersi in piccole beghe e personalismi, gli stessi che condannano la città proprio a quella elefantiaca lentezza di cui le piscine sono, appunto, un emblema. Uno dei tanti.