“Pedina la ex a scuola e la tempesta di sms”

San Severino, un ragazzo finisce a processo per stalking

Foto di repertorio

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Macerata 2 luglio 2015 - Appostamenti alla stazione quando lei andava a scuola, continue visite, anche di notte, a casa sua, e poi messaggi, telefonate continue, pedinamenti. Per questo ora è accusato di stalking un venticinquenne di Castelraimondo nei confronti di una ragazza che all’epoca aveva 17 anni. I fatti sarebbero successi tra Tolentino, dove abita la studentessa, e San Severino, dove andava a scuola, dal settembre del 2011 per mesi e mesi. Il ragazzo avrebbe provato prima con una «romanticonata», uno striscione davanti alla casa di lei con la richiesta di perdonarlo.

La giovane però non avrebbe accettato di riallacciare la relazione con lui, e il castelraimondese sarebbe diventato sempre più insistente: la ragazzina avrebbe iniziato a trovarselo ovunque, anche quando usciva dalla scuola e andava alla stazione per rientrare a casa, ci sarebbe stato lui ad aspettarla e a costringerla a seguirlo per parlare della loro storia, per tentare di convincerla a dargli un’altra chance.

Alla fine, spaventata ed esasperata da questo martellamento pesante, la studentessa sarebbe stata costretta a farsi sempre accompagnare da qualcuno, per paura di trovarsi da sola e di incontrare ancora l’ex. Ieri mattina per lui, in tribunale a Macerata, si è tenuta l’udienza preliminare, al termine della quale il giudice Enrico Zampetti lo ha rinviato a giudizio, come chiesto dal pubblico ministero Cristina Polenzani. Il processo si aprirà il 14 gennaio. L’imputato è difeso dall’avvocato Mauro Riccioni. La ragazza si è costituita parte civile con l’avvocato Narciso Ricotta. Nel processo, il ragazzo potrà dare la sua versione dei fatti in merito alle accuse che gli sono state mosse dalla ex, e dimostrare di non averla mai perseguitata.